Italia e Estero

Ripartenza: «Attenti alla seconda ondata, serve grande umiltà»

Così direttore scientifico dello Spallanzani di Roma e membro del Comitato tecnico scientifico, Giuseppe Ippolito su Repubblica
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani di Roma - Foto Ansa/Fabio Frustaci
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani di Roma - Foto Ansa/Fabio Frustaci
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«Adesso bisogna fare attenzione alla seconda ondata. Tante riaperture tutte insieme portano con sé il rischio che l'epidemia riparta. Più persone in giro, più contatti sui mezzi pubblici e nei negozi, nelle aziende e al ristorante rendono fondamentale il rispetto delle misure di prevenzione. Altrimenti nel giro di poco tempo ci troveremo a chiudere di nuovo tutto». Così direttore scientifico dello Spallanzani di Roma e membro del Comitato tecnico scientifico, Giuseppe Ippolito su Repubblica.

In questa fase «dobbiamo avere ben chiaro che è fondamentale il monitoraggio dalla situazione, che deve essere fatto con la massima attenzione ai dati. Saranno queste le basi di un nuovo patto nel Paese per il controllo della malattia». Con le riapertura «potremmo avere una ripresa dei contagi anche a breve. E poi saremmo costretti a rincorrere la situazione con nuove misure drastiche. Qualsiasi abbassamento delle misure deve andare di pari passo con l'aumento della responsabilità. Una ripresa dell'infezione sarebbe pericolosa, perché ingenererebbe negli italiani un senso di sconforto. Vanno analizzati bene i dati sulla circolazione del virus per intercettare eventuali nuovi focolai. È ovvio che riaprire aumenti i rischi ma contiamo sul rispetto delle misure».

La malattia «l'abbiamo compresa ancora molto poco. Ogni giorno nuove conoscenze smentiscono le nostre certezze di poco tempo prima. Ci vuole grande umiltà in questa fase».

 

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