Il questore: «Per i passaporti più personale, aperture pomeridiane e di sabato»

Durante la festa della Polizia di Stato, il questore Spina ha sottolineato la criticità per Brescia spiegando quali sono gli interventi
171 ANNI DELLA POLIZIA DI STATO
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«La criticità che ho trovato a Brescia è stata quella della difficoltà a prendere appuntamento per il passaporto. L’abbiamo affrontata aumentando il personale negli uffici, prevedendo aperture pomeridiane e il sabato anche dedicate agli studenti e ai viaggi di istruzione». Lo ha detto il questore di Brescia Eugenio Rodolfo Spina durante la festa per il 171esimo anniversario della Polizia di Stato celebrata questa a mattina al Capitolium. 

«Nelle prossime settimane inizieranno anche i lavori per rendere più fruibile l’ufficio di via Capriolo con importanti lavori che porteranno tre nuovi sportelli e per cui raddoppieremo il personale. Non so se basterà ma noi ce la mettiamo tutta» ha spiegato ancora Spina. Il primo dato è incoraggiante: le istanze raccolte, cioè gli appuntamenti presi e svolti, sono passati «dai circa 6600 del primo trimestre 2022 agli oltre 12mila del primo trimestre 2023».

  • La festa della Polizia di Stato al Capitolium
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Parlando poi del generale aumento della delittuosità, Spina ha ripreso quanto detto ieri in conferenza stampa, spiegando che si tratta di dati da leggere nell’ambito della ripresa generale dopo la pandemia. 

Infine il questore ha ribadito l’attenzione per le zone della stazione e del centro commerciale Freccia Rossa in collaborazione con le altre forze i polizia per contrastare il degrado.

I numeri

Ieri però la festa per il 171esimo anniversario di fondazione della Polizia di Stato è già entrata nel vivo con il bilancio operativo delle diverse articolazioni: investigative, di pronto intervento, di prevenzione e amministrative. Aprendo l’incontro lo stesso questore Spina ha voluto chiarire le premesse: «Il periodo che abbiamo esaminato, dal primo aprile 2022 al 31 marzo 2023 registra un incremento in moltissime aree d’analisi perché è il primo di piena libertà dalle limitazioni pandemiche».

Spina ha sottolineato come «si è data massima attenzione al presidio delle zone della città dove si è rilevato un aumento della delittuosità, in una serie di controlli congiunti in cui hanno avuto un ruolo determinante la Polizia Locale di Brescia, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza». Per il Questore si tratta di dati «da leggere in un contesto storico di ritorno alla normalità e a cui il sistema della sicurezza risponde con tutte le sue specificità».

Sul versante investigativo, va sottolineato che la Squadra Mobile, «impegnata nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e delle attività della criminalità comune è stata interessata da una parziale riorganizzazione con la creazione di un nuovo ufficio investigativo» come ha spiegato il dirigente Carmelo Alba che ha rilevato una crescita del 20% dei casi da «Codice rosso». Le Volanti «hanno incrementato i numeri dell’attività sul territorio: arresti in flagranza cresciuti del 67%, sequestri di armi, droga e arnesi da scasso + 20% ma anche persone controllate sulla strada cresciute del 31% per un totale che supera le 34.600 unità» come ha spiegato Cesare Cavallini Francolini.

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Impegno in crescita anche per l’ufficio immigrazione: Giulia Tiberti ha chiarito che «gli stranieri regolari residenti sono stabili poco sopra i 145mila ma sono aumentate molto le prime istanze per il permesso di soggiorno (+ 15%) e il numero dei "soggiornanti di lungo periodo" cioè da più di cinque anni, che sono oltre 98mila con una crescita del 7%». Significativa la crescita del numero delle espulsioni con accompagnamento alla frontiera: +88%.

Un capitolo a parte lo merita la questione passaporti, gestita dalla sezione Pas. Il dirigente Arturo Valletta ha anticipato già ieri quanto ribadito stamattina da Spina, e cioè che «il problema resta l’appuntamento, una volta che la persona viene ricevuta negli uffici il documento è sempre pronto in 15 giorni. Per far fronte alla situazione è stato aumentato il personale, il numero degli appuntamento e il numero di giornate di apertura dell’ufficio di Darfo».

Per la Polizia Postale continua a preoccupare il numero delle frodi informatiche «tantissime e costanti» come precisa il commissario Colosio e le indagini delegate sulla pedopornografia online «35 delle nostre 40 perquisizioni informatiche».

Dati confortanti per quello che riguarda la Polizia Stradale: Daniela di Lascio ha sottolineato come «le sanzioni sono diminuite anche a fronte dell’aumento dei controlli, e anche l’incidentalità è in calo, abbiamo davanti una utenza più responsabile» mentre Giada Pecoraro, dirigente della Digos ha ricordato «l’impegno nel contrasto al terrorismo internazionale fatta in ambito distrettuale ma anche l’attività informativa che precede le manifestazioni. Se non succede nulla vuol dire che noi abbiamo lavorato bene».

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