Dal Rotary ecco il super robot che analizza i tamponi

Il macchinario è in arrivo all’Istituto Zooprofilattico grazie al club Brescia Sud Est Montichiari
IL ROTARY PER L'EMERGENZA
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Che cuore questo Rotary. In men che non si dica il club Brescia Sud Est Montichiari ha raccolto la somma necessaria per acquistare un’apparecchiatura di ultima generazione da donare all’Istituto Zooprofilattico di Brescia affinché possa processare in un giorno un numero molto più elevato di tamponi Covid-19.

«Quando è scoppiata l’epidemia - racconta il presidente del club Andrea Segalini - tantissime realtà si sono messe al lavoro per aiutare concretamente chi stava affrontando in prima linea la dura battaglia contro il virus. Noi abbiamo pensato di andare oltre e di dare una risposta alle necessità successive al momento clou dell’emergenza. Interpellando alcuni medici è emerso il bisogno di garantire un’alta capacità di analisi dei tamponi.

In accordo con l’Istituto Zooprofilattico della nostra città ci siamo quindi posti l’obiettivo di raccogliere i 40 mila euro utili a ordinare un macchinario della Thermo Fisher che consentisse di processare dai 24 ai 90 tamponi in un solo ciclo di analisi da 20 minuti. Numeri non da poco: se si considera che il tempo di caricamento, tra un ciclo e l’altro, è di circa 30 minuti, questa apparecchiatura in un giorno medio può esaminare 1.000-1.200 tamponi».

Detto, fatto: in poche settimane il club guidato da Segalini è riuscito a racimolare la cifra necessaria per formalizzare l’acquisto: «Quasi tutti i nostri soci - racconta - si sono autotassati per dare un contributo alla raccolta fondi. Importanti aiuti sono arrivati anche dai club di Manerbio, Verolanuova, Brescia Ovest e Rodengo Abbazia. Ci hanno dato una mano anche molte persone extra Rotary che hanno appreso del nostro obiettivo dai social o dal nostro sito internet». L’apparecchiatura tanto arresa è in arrivo: «Ormai è una questione di giorni - spiega soddisfatto il presidente -. Per l’Istituto Zooprofilattico ne sono state acquistate due: una dal Rotary e una grazie a un’altra donazione. Si tratta di un bel passo avanti».

Questa operazione stava molto a cuore al club: «È importante eseguire il numero massimo di tamponi per identificare i soggetti positivi alla trasmissione del virus. Questo è possibile solo se i laboratori dispongono delle apparecchiature adatte». Non finisce qui. La missione ora prosegue: «Stiamo raccogliendo altri fondi - spiega - per contribuire all’acquisto dei reagenti utili ad eseguire le analisi». Oltre ad aver promosso questa operazione il Rotary club Brescia Est Montichiari ha sostenuto l’ospedale della cittadina bassaiola comprando due carrelli per il trasporto di farmaci e cibi. E, stanziando 1.500 euro, ha contributo all’acquisto, promosso dal Distretto 2050, di 50mila mascherine per l’Ats di Brescia. Ora avanti tutta con la raccolta per i reagenti: «Vogliamo dare una mano affinché il macchinario funzioni a regime».

 

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