Covid, il Prefetto: «Basta, si cambia passo sui controlli»

L'incidenza settimanale dei contagi in rapporto alla popolazione supera la soglia critica di 250 ogni 100mila abitanti
Domenica in centro - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Domenica in centro - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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«Troppa gente, ora basta» tuona il prefetto Attilio Visconti. «Si cambia passo sui controlli. Se fino ad ora siamo stati morbidi, da adesso in poi l'atteggiamento sarà più incisivo. Non voglio parlare di repressione, ma scatteranno multe più pesanti verso chi non rispetta le regole e crea assembramenti» dice Visconti. 
«A rischio zona rossa? Non ho indicazioni in tal senso. Vediamo che succede nei prossimi giorni». 

È allarme rosso. Per gli ospedali, sempre più pieni, e per il numero dei contagi, in continuo aumento.
Il covid torna a far paura a Brescia, tra le realtà italiane più colpite nella prima fase della pandemia. Oggi i nuovi positivi sono 427, meno solo di Milano in Lombardia, e l'incidenza settimanale dei contagi in rapporto alla popolazione supera la soglia critica di 250 ogni 100mila abitanti. Valore che farebbe scattare la zona rossa. Negli ultimi giorni nella provincia bresciana il dato ha superato quota 300. 

«Non spetta a noi dire se siamo da zona rossa, gialla, arancione. Esistono i comitati tecnici scientifici, nazionale e regionale, che ci devono dire quale è la situazione» commenta il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Che non nasconde la preoccupazione. 

«Usciremo da questa situazione solo con una massiva campagna vaccinale. I dati di Brescia sono all'attenzione del Cts nazionale che farà valutazioni a breve. Sono pienamente cosciente che c'è un aumento dei casi». Il 16 gennaio i pazienti covid ricoverati in ospedale erano 556, il 19 febbraio sono diventati 740 e oggi sono 780. 
«Per quanto riguarda la città - ha spiegato Del Bono - non c'è una situazione particolarmente grave, ma l'andamento del contagio preoccupa soprattutto in provincia». Tra i comuni della provincia bresciana più colpiti ci sono Ghedi, Gussago, Chiari, Desenzano e poi Montichiari e Lumezzane. In questi ultimi due paesi anche i rispettivi sindaci sono positivi. Il rischio di un cambio di colore, dalla zona gialla attuale, è concreto. La decisione potrebbe arrivare a giorni. 

«Sarei per arginare il flusso di gente il sabato pomeriggio in centro città. Se resterà la zona gialla valuterò di limitare la vendita di alcolici in centro dopo quanto visto negli ultimi fine settimana, sabato soprattutto» ha spiegato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. 

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