Covid a scuola: rientro in classe, ancora confusione sulle regole

Si è creata confusione soprattutto nei Comprensivi. Il tavolo con Ats e presidi aggiornerà il vademecum
Scuola - © www.giornaledibrescia.it
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La filastrocca che, di chat in chat, ha raggiunto nelle scorse settimane tutte le famiglie per spiegare, a ritmo di hully gully, le regole di Dad, quarantena e autosorveglianza va aggiornata: la scuola, da ieri, ha cambiato musica. Le procedure da applicare all’insorgere di casi e contatti sono state semplificate, non senza, però, creare qualche... nota stonata. Trattandosi del primo giorno un po’ di confusione, anche nel Bresciano, c’è stata, soprattutto negli Istituti comprensivi, e i telefoni dell’Ufficio scolastico territoriale in mattinata sono squillati più volte.

Chiarire i dubbi 

Per chiarire i dubbi rimasti, nel pomeriggio, è stato convocato il tavolo Scuola-Ats: «Ci siamo presi l’impegno di organizzare, a breve, nuovi incontri formativi per presidi e referenti Covid e di aggiornare il vademecum che avevamo diffuso una decina di giorni fa - spiega Federica Di Cosimo, referente dell’Ust -. In questa fase bisogna infatti chiarire quanto la nuova norma abbia cambiato la precedente. Il sistema deve allinearsi a una logica diversa che dà maggior respiro alle famiglie, ai ragazzi e ai medici». Per farlo le scuole hanno lavorato sabato e domenica. Lo fa notare, tra gli altri, Giacomo Bersini, preside del Dandolo di Corzano: ieri «è andato tutto bene grazie al fatto che i miei collaboratori si siano prodigati, nel fine settimana, a preparare il rientro in chiarezza e sicurezza. Il Ministero dovrebbe riconoscere anche economicamente questo loro prezioso lavoro fatto con dedizione e sacrificio. Inoltre i casi di positività si stanno riducendo in modo significativo. Studentesse e studenti sono tranquilli, speriamo bene».

Le polemiche 

Come Bersini, anche Giovanni Rosa, preside del Mantegna, sottolinea che alle scuole le novità sono state comunicate all’ultimo minuto, prima del weekend, e con valore retroattivo: «Siamo stufi - commenta - di essere trattati così. Analizzare le situazioni una a una non è proprio uno scherzo». «Ci sono stati disagi soprattutto nelle scuole primarie - è il commento del presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli -, molti dei quali sono stati risolti grazie al lavoro dei dirigenti nel fine settimana. Bisognava avvisare le famiglie delle nuove norme che riducono da 10 a cinque i giorni di quarantena ma il nuovo provvedimento è arrivato venerdì sera. Comunque il nuovo protocollo è molto più agevole anche da rispettare e si tornerà alla piena normalità». All’Ust di Brescia ieri mattina le scuole hanno chiesto chiarimenti, ad esempio, sull’uso dei tamponi fai da te: «Come si fa a sapere - osserva la prof. Di Cosimo - se l’alunno l’ha realmente fatto? È stato eseguito correttamente? Le nuove disposizioni implicano un aumento di responsabilità per studenti e famiglie».

Nodo tamponi

Sono emersi dubbi anche circa le modalità per ricorrere ai tamponi gratis in farmacia. Abbiamo sottoposto la questione a Federfarma Brescia, che si è detta «in attesa di ricevere linee guida regionali che recepiscano le disposizioni ministeriali. Nel frattempo, alle farmacie che ci hanno contattato, abbiamo riferito di applicare le vecchie regole». Ieri, essendo stato portato a 5 il numero di positivi che fa scattare la quarantena da 5 giorni per i non vaccinati, le scuole hanno riaccolto numerosi studenti. Alla primaria del Comprensivo di Castegnato è ripreso il servizio mensa per tutti grazie a una diversa organizzazione dei tempi e degli spazi. Mentre in alcuni Istituti superiori, per una questione di capienze, ci sono classi che, a turno, restano in Dad: sono i casi del Cerebotani e del Fermi.

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