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Covid, nuove regole e meno restrizioni: cosa cambia da oggi

Super Green pass illimitato per chi ha la terza dose o è guarito e aveva due dosi, stop alla didattica a distanza, modificate le quarantene
Un controllo del Green Pass - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Un controllo del Green Pass - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Super Green pass con durata illimitata, nuovo sistema per le quarantene (dimezzate a 5 giorni per i non vaccinati) e per le Dad, con gli studenti che torneranno quasi tutti in classe. Addio, poi, all’obbligo delle mascherine all’aperto in zona bianca da venerdì 11 febbraio, quando anche le discoteche potranno riaprire con certificato rafforzato, mascherine (ma non in pista) e capienza al 50%.

La road map per il ritorno alla normalità segna il via in queste ore. Si riparte con prudenza, ma che si stia aprendo «una nuova fase per il Paese» è lo stesso coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli ad annunciarlo. Il quale però avverte: «Va gestita la riapertura», con un’«adeguata progressività». L’ultima misura a cadere sarà probabilmente il certificato verde. A

Cosa cambia da oggi, lunedì 7 febbraio

Come stabilito dal decreto del 4 febbraio, il Super Green Pass (che si ottiene dopo essersi vaccinati o con la guarigione) diventa illimitato per chi ha ricevuto la terza dose e per chi è guarito e aveva completato il ciclo vaccinale primario (due dosi). Per chi ha ricevuto solo due dosi di vaccino senza il richiamo o una sola dose (Johnson&Johnson) senza il richiamo e per chi è guarito ma non si è vaccinato il Green Pass rafforzato continua a scadere dopo sei mesi.

Sempre da oggi, cambiano anche le regole sulla gestione dei contagi nelle scuole (qui i dettagli per ogni ordine e grado su come saranno gestite le quarantene). Viene ridotto il numero di giorni in cui è prevista la didattica a distanza, che per le scuole e primarie e secondarie si applicherà solo a studenti non vaccinati. Alunni vaccinati e guariti, quindi, potranno rimanere sempre in classe per le lezioni in presenza, qualunque sia il numero dei positivi. Per i non vaccinati che entrano in contatto con una positivo la durata della quarantena scende dai 10 ai 5 giorni.

Infine, non ci sarà più il sistema dei colori per le regioni: resta in vigore solo la zona rossa con le restrizioni soltanto per i non vaccinati.

Cosa cambia da venerdì 11 febbraio

Da venerdì 11 febbraio non ci sarà più l'obbligo delle mascherine all'aperto in zona bianca, mentre rimane in zona gialla, arancione e rossa. Resterà comunque obbligatoria nei luoghi al chiuso, con la Ffp2 sui mezzi di trasporto, al cinema e a teatro, e agli eventi sportivi.

Venerdì riapriranno anche le discoteche, con l'accesso solo per chi ha il Super Green Pass. Nei locali notturni chiusi sarà necessaria la mascherina, mentre non sarà obbligatoria in quelli all'aperto.

Cosa cambia da martedì 15 febbraio

Un’altra tappa sarà quella del 15 febbraio, quando scatterà l’obbligo del Super Green pass al lavoro per gli ultracinquantenni. Chi non adempie all'obbligo rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro e sarà considerato assente ingiustificato (quindi non riceverà lo stipendio ma manterrà il proprio posto di lavoro). La legge prevede che la multa arrivi direttamente a casa con una cartella dell’Agenzia delle entrate.  

L'obbligo vaccinale per gli over 50 finirà il 15 giugno 2022, salvo modifiche, e dovrà essere rispettato da tutte le persone che compiranno 50 anni entro tale data.

Cosa cambia da giovedì 31 marzo

Il decisivo giro di boa ci sarà però con la scadenza dello stato di emergenza il 31 marzo: se non dovesse essere prorogato, andranno ridiscussi con le aziende gli accordi sullo smartworking e anche la struttura dell’attuale commissario, il generale Francesco Figliuolo, diventerebbe ’ordinaria’ (in alternativa servirebbe un decreto ad hoc, per l’assegnazione di poteri straordinari).

Ma è certo che dopo marzo, in qualsiasi caso, il Green Pass dovrà ancora essere utilizzato mesi. Di fronte al rischio di nuove varianti, il suggerimento sarebbe quello di mantenere l’attuale sistema di restrizioni per i non vaccinati oltre il 15 giugno. Dipenderà comunque dall'andamento dell'epidemia.

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