Coronavirus a Brescia, tutto quello che bisogna sapere

La diffusione del virus, le misure per la prevenzione, i ricoverati al Civile e le 10 regole da seguire
Un'infermiera con la mascherina fuori dagli Infettivi del Civile - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
Un'infermiera con la mascherina fuori dagli Infettivi del Civile - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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È entrata nel vivo la gestione dell'emergenza coronavirus nel Nord Italia, così come a Brescia e provincia. Facciamo il punto della giornata di oggi, lunedì 24 febbraio, con tutti gli aggiornamenti disponibili al momento della pubblicazione di questo articolo (ore 21).

- Decessi: I morti per coronavirus in Italia sono in totale sette. Sei in Lombardia (Angela Denti di 68 anni di Trescore Cremasco; un 80enne e un 62enne di Castiglione d'Adda; un 84enne di Villa di Serio a Bergamo; un 88enne di Caselle Landi e una 75enne di Casalpusterlengo nel Lodigiano) e uno in veneto (Angelo Trevisan, 78 anni, di Vo' Euganeo in provincia di Padova). Smentita la notizia della morte della donna di Crema ricoverata al Civile, che era stata diffusa per errore nel primo pomeriggio.

 

 

- Oltre 200 contagi, di cui 1 bresciano: un uomo di 51 anni residente a Pontevico, ricoverato al Civile di Brescia dopo il trasferimento dall'ospedale di Manerbio, è risultato positivo al tampone. Nel reparto Infettivi al momento ci sono altri tre pazienti risultati contagiati dal coronavirus, come dichiarato dal direttore generale GianMarco Trivelli ai microfoni di Teletutto. Il bresciano non sarebbe in pericolo di vita e le sue condizioni sono stabili. Al momento risultano contagiate 229 persone in 5 regioni. Nel dettaglio: i casi accertati di coronavirus in Lombardia sono 167, 32 in Veneto, 18 in Emilia-Romagna, 3 in Piemonte, 3 nel Lazio. I pazienti ricoverati con sintomi sono 101, 27 sono in terapia intensiva, mentre 94 si trovano in isolamento domiciliare. Secondo l'assessore regionale Giulio Gallera, ad oggi sono stati effettuati in Lombardia 1.500 test, che hanno evidenziato 172 casi positivi (70% maschi e 30% femmine).

- Cosa sappiamo del coronavirus: sta circolando nel mondo da almeno due mesi, ma sono ancora molti i dubbi sul virus SarsCoV2. «Fuori dalla Cina il tasso di diffusione è inferiore all'1% - osserva Giorgio Palù, ordinario di Microbiologia e Virologia dell'Università di Padova». In generale si può dire che sia molto meno letale della pandemia del 2009 e che può dare conseguenze gravi nel 20% dei casi; fra questi ultimi almeno il 50% riguarda persone anziane o con infezioni gravi. Per i tempi di incubazione, in generale si parla di 14 giorni, anche se «ci sono dati controversi».

- Paziente zero: non è ancora stata individuata la persona dalla quale sarebbe partito il focolaio. Rintracciarlo è fondamentale per capire l'evoluzione del contagio e adattare le misure di contenimento.

Truffe e fake news: non sono mancati episodi di sciacallaggio, tra cui una fake news diffusa con il logo del nostro giornale. Diverse le segnalazioni di truffatori che, travestiti da infermieri, hanno bussato alle porte di anziani millantando di dover eseguire il tampone.

 

  • Coronavirus, chiudono i locali in città
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- Restrizioni: sono state confermate le indicazioni previste dall'ordinanza di Regione Lombardia, che sono state approfondite e spiegate nel dettaglio. Le autorità hanno disposto la quarantena obbligatoria di 14 giorni per chi è rientrato dalla Cina, la chiusura delle scuole in Lombardia e Veneto, oltre alla sospensione di manifestazioni che prevedano l'assembramento di persone.

Nella nostra regione, è stata disposta la chiusura di bar e locali dalle 18 alle 6, oltre alla restrizione del trasporto ferroviario e alla limitazione delle messe e delle cerimonie religiose, come matrimoni o funerali, alle quali sono ammessi solo i parenti stretti. Per quanto riguarda lo sport, si va verso le partite di calcio a porte chiuse per la serie A, mentre i match di altre discipline, come ad esempio basket e pallanuoto, sono stati rinviati.

Fondazione Poliambulanza ha comunicato la limitazione delle proprie attività, così come la Questura ha annunciato possibili rallentamenti.

- Zona rossa e aziende chiuse: continua l'isolamento degli undici Comuni lombardi in cui non si può né entrare ne uscire. Numerose le aziende dell'area rimaste chiuse, che stanno consentendo ai propri dipendenti - laddove possibile - di lavorare da casa.

 

 

- Indicazioni per i cittadini: il Ministero della salute raccomanda l'applicazione di 10 semplici ma fondamentali regole per contenere la diffusione del virus. Tra queste, lavarsi frequentemente e in modo corretto le mani, oltre a evitare di chiamare il 112 in mancanza di emergenze. L'invito è usare i numeri di riferimento indicati nei giorni scorsi: il 1500 e il numero verde dedicato (per la Lombardia è l'800 894545, per il Veneto l'800 462340).

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