Cinque anni dopo la tragedia è nato il fratellino di Iuschra

Dal dramma di cinque anni fa, al sorriso di oggi. In mezzo ci sono 1.853 giorni. Tanti quanti separano due date: il 19 luglio 2018 e Ferragosto 2023. La prima è quella della scomparsa di Iuschra Gazi, la seconda è quella invece dalla nascita del fratellino della sfortunata 12enne svanita nei boschi di Serle e i cui resti vennero ritrovati dopo oltre due anni.
Il 15 agosto al Civile è nato infatti il piccolo Joseff, fortemente cercato da papà Mdliton e mamma Khanam, genitori che non sono mai riusciti a superare e accettare, e sarebbe impossibile farlo, quanto accaduto alla loro figlia maggiore, scomparsa sull’Altopiano di Cariadeghe durante una gita con il grest. Salutata al mattino quando è uscita di casa e mai più rivista.
Affetta da autismo, Iuschra si era allontanata di corsa nei boschi una volta scesa dal pullmino a Serle svanendo nel nulla. Le ricerche proseguirono per settimane. Sempre senza esito. Uomini della Protezione civile, Soccorso alpino e dei Vigili del fuoco, ma anche cani molecolari, droni e addirittura una sensitiva non portarono al ritrovamento della bambina che sembrava inghiottita da un buco nero.
I genitori della 12enne di origini bengalesi a lungo pensarono ad un sequestro di persona. «È ancora viva» ripetevano. Mamma e papà di Iuschra, così come tutti i soccorritori che per giorni e giorni avevano battuto i boschi di Serle, si arresero ad inizio ottobre di due anni dopo. Per la precisione il 4 ottobre del 2020. Quel giorno un cacciatore, Guido Azzani di Caino, mentre era impegnato in una battuta nei boschi del suo paese trovò un teschio nei boschi a ridosso del confine con il territorio di Serle, dove la bambina era stata vista per l’ultima volta, oltre due anni prima. L’esame del Dna disposto dalla Procura confermerà: i resti sono della ragazzina persa nei boschi di Cariadeghe. Caso chiuso, patteggiamento in aula per l’educatrice che aveva in custodia la bambina quel maledetto 19 luglio 2018 e risarcimento alla famiglia di Iuschra.«Queste ultime settimane sono state particolari. Tra il ricordo di Iuschra e la nascita di Joseff» ammette Mdliton, diventato padre per la quinta volta. L’ultimo arrivato si aggiunge ai due maschi, di 10 e 12 anni, e alla sorellina di sei. «Ma io continuo a pensare di avere cinque figli. La nascita del piccolino non cancella il dolore che io e mia moglie proviamo ogni giorno per Iuschra. È una mancanza enorme» racconta Mdliton che in questi anni ha aperto con il fratello un negozio di frutta e verdura vicino a Palazzo Loggia e che per giorni non lasciò mai Serle, cercando personalmente la figlia tra il verde fitto e tutto uguale di Cariadeghe.
«Sono stati momenti difficili dopo Iuschra. Ora sono molto felice. In casa nostra c’è un sorriso in più» dice papà Mdliton. «La vita mi ha tolto una figlia e ora esattamente cinque anni dopo mi regala un nuovo bambino. I fratelli lo aspettano a casa. Sanno cosa è successo a Iuschra perché abbiamo raccontato tutto. Adesso - conclude - anche per loro è un momento di felicità».
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
