Bassa

Kalashnikov, bombe, maschere e radio nel covo dei banditi

Si sospetta che siano state usate anche per il maxi colpo alle poste di Palazzolo dello scorso luglio
L'arsenale di armi e attrezzature sequestrato nel garage dei rapinatori delle Poste di Palazzolo
L'arsenale di armi e attrezzature sequestrato nel garage dei rapinatori delle Poste di Palazzolo
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Erano pronti a fare una guerra. E non ci sono dubbi che il «nemico» sarebbe stato chiunque si fosse messo tra loro e il denaro che avevano deciso di rapinare. Avevano a disposizione kalashnikov, fucile a pompa, fucile a canne mozze, 700 colpi per queste armi, dinamite e piccole bombe a mano artigianali oltre ad attrezzature per disturbare le frequenze radio, maschere e false pettorine dei carabinieri e delle poste.

L’arsenale è stato trovato, e sequestrato, dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chiari in un garage di Cologno Monzese in uso ad un 57enne di origine calabrese ma residente a Castrezzato che da qualche tempo aveva affittato appartamento e garage nell’hinterland milanese. A lui i militari dell’Arma sono arrivati seguendo le tracce raccolte nelle indagini su alcuni grossi colpi messi a segno nel bresciano, su tutti la rapina da 250mila euro alle poste di Palazzolo sull’Oglio del luglio 2020, ma anche nella bergamasca e nel milanese e che mostravano elementi comuni soprattutto nella grande disponibilità di armi.

Tutto il materiale è stato sequestrato e il 57enne arrestato: sono in corso indagini specifiche per individuare in quali colpi siano state usate le armi, le maschere e le pettorine recuperate, se qualche testimone o vittima le riconosce ma anche per capire se l’uomo arrestate avesse solo il ruolo di magazziniere per la banda di rapinatori oppure se fosse tra coloro che, armi in pugno, si sono fatti consegnare ingenti bottini. Nei mesi scorsi, proprio nella zona di Cologno Monzese, sono state messe a segno alcune rapine ai danni di portavalori e supermercati con bottini particolarmente ingenti. Vittime e testimoni sono concordi nel ricordare la presenza di diverse armi a canna lunga, verosimilmente le stesse che sono state sequestrate nel garage del 57enne bresciano.

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