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Fonderia Montini, «il sequestro riguarda solo una parte dell'azienda»

Il legali della società di Travagliato spiegano che il provvedimento emesso dalla Procura non altera l'attività della fonderia
L’impianto della Fonderia Montini a Travagliato - © www.giornaledibrescia.it
L’impianto della Fonderia Montini a Travagliato - © www.giornaledibrescia.it
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«Il provvedimento emesso dalla Procura è limitato esclusivamente alla zona dedicata allo stoccaggio del carbone e alla bocca di caricamento del forno. La restante parte dell’impianto non è stata, invece, interessata dal provvedimento e, pertanto, mantiene inalterata la propria piena operatività». Lo rendono noto gli avvocati della fonderia Montini spa, il cui stabilimento di Travagliato nei giorni scorsi  è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Brescia nell’abito di un’inchiesta su presunti reati ambientali.

«La società tiene a rimarcare che, da sempre, ha agito improntando il proprio operato al totale rispetto della legalità e alla trasparenza, non soltanto nei confronti delle Autorità, ma anche nei riguardi della popolazione residente nell’intorno dei propri stabilimenti. Negli ultimi anni, a dimostrazione del proprio impegno, Montini spa ha realizzato molteplici interventi migliorativi volti a garantire la massima efficienza dell’impianto di Travagliato, anche e soprattutto sotto il profilo dell’impatto ambientale, con investimenti complessivi per circa 2 milioni di euro» spiega una nota della fonderia Montini. 

«La Procura ha contestato presunte molestie olfattive. A fronte dell’esecuzione del provvedimento di sequestro, abbiamo già intavolato proficue interlocuzioni, sia con la Procura, sia con Arpa, manifestando la piena disponibilità della società a contribuire proattivamente allo svolgimento di tutte le attività che l’Autorità Giudiziaria riterrà necessarie, affinché si addivenga a una definizione della vicenda nel più breve tempo possibile» spiega l’avvocato Andrea Puccio, legale del gruppo.

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