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Aeroporto di Montichiari, la Regione dice sì al piano «Malpensa 2»

La Giunta ha aggiornato il Piano territoriale regionale d’area: ora la palla passa a Save
La pista dell'aeroporto D'Annunzio - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
La pista dell'aeroporto D'Annunzio - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Era l’ultimo tassello mancante per mettere nero su bianco che «il sistema Brescia» - insieme al «sistema Lombardia» - non solo è pronto a scommettere ancora sul rilancio dell’aeroporto di Montichiari, ma mette anche concretamente sul tavolo fondi, impegni e atti formali. Martedì si è chiuso il cerchio dell’iter «istituzionale»: la Giunta lombarda ha infatti aggiornato il Piano territoriale regionale d’area (Ptra), stralciando la previsione della linea metropolitana Brescia-Montichiari (come richiesto dal Broletto) e licenziando la nuova Valutazione d’impatto ambientale (Via).

Un provvedimento, quello che porta la firma dell’assessore Gianluca Comazzi, che arriva dopo l’aumento di capitale deliberato dalla Provincia all’inizio del mese (mossa che «vale» 650mila euro) e alla disponibilità a partecipare, investendo, della Camera di Commercio, come annunciato dal presidente Roberto Saccone.

Gli obiettivi

Di cosa si tratta? Il piano di Montichiari interessa i Comuni di Castenedolo, Ghedi, Montichiari e Montirone e ha come obiettivo strategico il potenziamento del D’Anunzio, che non riguarda solo il sistema aeroportuale, ma anche i suoi rapporti con l’organizzazione della mobilità dell’area, rispetto ai collegamenti internazionali e alle relazioni con i territori del nord-est, potenziale bacino per l’aeroporto.

Quattro gli obiettivi specifici individuati nel Ptra di Montichiari e riportati all’interno della delibera: la salvaguardia del sito aeroportuale, la tutela dei corridoi infrastrutturali, ordinare e orientare i processi di sviluppo locale in relazione diretta con l’area.

Palla a Save

Un passaggio formale, ma essenziale per ribadire velocemente che Brescia e la Regione sono allineate e d’accordo sulla necessità che il polo aeroportuale di Montichiari guardi velocemente a un futuro cargo e sostenibile, trasformando Brescia - che oggi rappresenta il terzo scalo merci del Paese - in una sorta di «Malpensa 2», un hub internazionale fra Nord Europa e Africa. L’aumento di liquidità complessivo tra tutti i soci attuali sarà di 30 milioni di euro, che concorreranno a sostenere il piano di sviluppo varato da Catullo-Save per l’implementazione della pista, la trasformazione dei terminal e il rinnovamento dei sistemi di logistica dello scalo.

Ora che tutti gli iter politici e burocratici sono archiviati, la palla passa unicamente nelle mani di Save. L’ad Monica Scarpa ha già annunciato nei mesi scorsi che, di qui al 2032, l’intenzione è di mettere sul tavolo 50 milioni di euro per il D’Annunzio. Investimenti che serviranno in primis alla costruzione di due edifici dedicati alla gestione dei servizi di handling e warehousing su una superficie di 480mila metri quadrati e a lavori per la pavimentazione della pista di volo e dei piazzali adiacenti. Ma il progetto includerebbe anche interventi sostenibili, tra cui la restrizione dei decolli notturni (così da limitare il rumore) e un programma di efficientamento energetico. Adesso le carte sono in regola: spazio alle azioni.

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