Bassa

A Calvisano è scontro sull'impianto di trattamento rifiuti di Carpenedolo

Nel Consiglio sul bilancio si accende la discussione sulla nascente struttura che servirà diversi 36 paesi della provincia
Il comitato che contesta l'impianto di trattamento rifiuti a Carpenedolo
Il comitato che contesta l'impianto di trattamento rifiuti a Carpenedolo
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Botta e risposta in Consiglio comunale a Calvisano, dove al centro della discussione ci sono stati diversi temi. Tra questi, l'impianto rifiuti che sta per nascere nella vicina Carpenedolo, che servità i 36 paesi che hanno aderito alla convenzione. Tra questi, appunto, Calvisano. Tramite un’interpellanza dell’opposizione, è stata aperta una vivace discussione.

«Già nel febbraio 2022 avevamo avanzato istanze sul tema, rimaste inevase - ricorda Giampaolo Turini -. Ora che il progetto avanza rapido passando da 50mila a 75mila mq di estensione ed è stato approvato già un regolamento a Carpenedolo, chiediamo come mai tali provvedimenti non siano passati nel nostro Consiglio comunale. E ancora: come vengono ripartite le spese tra i Comuni sottoscrittori se si supera il budget? È stato valutato l’indice di pressione della struttura sull’area?».

«Non vi sono evidenze per reputare insufficienti le risorse del Pnrr (33 milioni, ndr)», si legge nella relazione a risposta dell’assessore all’Ecologia Alessandro Vaccari. Di più: «Le autorizzazioni sono ok, nessuna criticità - osserva Formentini -. Tanti enti, il Mes in primis, ne verificano i passaggi». Ad ogni modo, insoddisfatta delle risposte ricevute, è probabile che l’opposizione riporti in aula la questione per approfondirla.

Bilancio di previsione

La piazza di Calvisano - © www.giornaledibrescia.it
La piazza di Calvisano - © www.giornaledibrescia.it

Anche il bilancio di previsione 2024/26 di Calvisano registra pareri contrastanti. La maggioranza (che l’ha approvato) ipotizza 11,5 milioni di euro per «garantire i servizi alla collettività», illustra il consigliere delegato Ivana Tratta. La minoranza vota invece contraria: «A differenza di quanto asserite, nel documento unico di programmazione non vi sono progetti per migliorare la natalità, l’ambiente (con 71 giorni sopra il limite di Pm10), l’industria (meno ditte sul territorio), la sicurezza (aumento furti e denunce), la valorizzazione di beni di interesse storico e turismo», osserva Marisa Spezia da «Insieme per Calvisano».

Presa parola, il sindaco Angelo Formentini difende le scelte: «La nostra operatività termina il 30 aprile, poi lasciamo margine di lavoro al futuro esecutivo di effettuare variazioni - spiega -. In passato, comunque, abbiamo compiute tante azioni». «Abbiamo mantenuto le promesse del 2019 - incalza la Tratta -: abbiamo istituito la commissione ambiente, migliorato le zone verdi, quasi concluso l’asilo con l’anfiteatro, implementato la videosorveglianza, dato attenzione alle frazioni, ridotto il debito pubblico, destinato 1 milione per i Servizi sociali».

«Non dimentichiamo poi i 2,5 milioni da fondi Pnrr per concretizzare nel triennio a venire importanti opere, tra cui la riqualificazione di cimiteri, strade, chiostro domenicano e asilo Bonaldi, oltre all’adeguamento sismico ed energetico del municipio e la pista ciclabile Mezzane-Calvisano», le fa eco il collega Michel Lesioli.

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