Ambiente

Veleni alla Caffaro, il Tar dà ragione alla Provincia: nuovo stop

I giudici amministrativi accolgono il ricorso della Provincia e cassano quello di Caffaro Brescia Srl: impianti di nuovo fermi
La Caffaro vista dall'alto © www.giornaledibrescia.it
La Caffaro vista dall'alto © www.giornaledibrescia.it
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Quelle cisterne, incastonate nel polo industriale di via Milano e in capo a Caffaro Brescia srl, contengono rifiuti liquidi pericolosi (alias: cromo esavalente) che vanno smaltiti. Perché sono consunte dal tempo e crepate.

Con questa motivazione, e con la sottolineatura che l’azienda «a distanza di sette mesi dalla prima ordinanza non ha ancora provveduto allo smaltimento» dei rifiuti, il Tar di Brescia dà ragione alla Provincia e respinge così il ricorso presentato dalla ditta. Che, ora, è costretta nuovamente a fermare i macchinari e le attività del reparto clorato.

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