Omicidio Bozzoli, confermato in appello l'ergastolo per il nipote Giacomo

Giacomo Bozzoli, che stamattina ha nuovamente dichiarato la sua innocenza, non era in aula per la lettura del verdetto
  • Giacomo Bozzoli punito con l’ergastolo -  © www.giornaledibrescia.it
    La sentenza d'appello conferma l'ergastolo per Giacomo Bozzoli
  • La sentenza d'appello conferma l'ergastolo per Giacomo Bozzoli
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    La sentenza d'appello conferma l'ergastolo per Giacomo Bozzoli
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La Corte d’assise d’appello di Brescia ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di Giacomo Bozzoli, ritenuto l’omicida dello zio Mario, imprenditore di Marcheno svanito nel nulla l’8 ottobre 2015.

La sentenza è stata letta dopo 7 ore di camera di consiglio. L’accusa aveva chiesto la conferma dell’ergastolo, mentre la difesa aveva chiesto l’assoluzione e anche in mattinata Giacomo Bozzoli, quasi in lacrime, rivolgendosi ai giudici, aveva detto «io non ho fatto nulla».

Giacomo Bozzoli non era presente alla lettura della sentenza della Corte d’appello di Brescia. L’imputato, condannato all’ergastolo in primo grado e per il quale l’accusa ha chiesto la conferma del fine pena mai per l’omicidio dello zio Mario, ha preferito aspettare a casa il verdetto. «Non sta molto bene» è stato spiegato dal padre Adelio. È la prima volta in oltre due anni di udienze, tra primo e secondo grado, che Giacomo Bozzoli non era presente in aula.

Le reazioni

«Siamo soddisfatti. Noi vogliamo la verità e la Corte si è espressa in tal senso. Andiamo avanti» il commento a caldo di Irene Zubani, la vedova di Mario Bozzoli. «Sono contento per papà» si è sfogato Giuseppe, uno dei due figli dell'imprenditore ucciso. Frastornato invece Adelio, padre dell'imputato condannato al fine pena mai e fratello della vittima. «Lo hanno condannato poverino. Non so cosa dire. Non sto bene» si lascia sfuggire sostenuto dai suoi legali che non commentano. Parlano invece i legali di parte civile. «La camera d'attesa lunga ha un significato: la decisione è stata ponderata ed è giusto così. Ora la difesa ricorrerà legittimamente in Cassazione ma per loro la strada si fa sempre più in salita».   

L'udienza di oggi

In mattinata l'uomo ha ribadito ai giudici la sua innocenza: «Capisco il dolore della famiglia di mio zio Mario - ha detto -, ma giuro su quanto ho di più caro al mondo che non ho fatto nulla».

«Ci sono undici proiettori - tanti quanti gli elementi ritenuti forti - che illuminano Giacomo Bozzoli come unico responsabile dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere dello zio Mario Bozzoli», ha invece sostenuto il sostituto procuratore generale d’udienza nel corso delle repliche nel processo d’appello. Procuratore generale che, lo ricordiamo, ha chiesto per Giacomo Bozzoli la conferma della condanna all'ergastolo.

Al termine delle repliche delle parti, poco dopo le 11.30, i giudici si sono riuniti in camera di consiglio. La sentenza è arrivata dopo 7 ore.

Stasera in tv

Di questo si occuperà questa sera la prima parte della trasmissione Messi a fuoco in onda su Teletutto alle 20.30. In studio ci saranno Pierluigi Ferrari, giornalista Rai e Gabriele Moroni, inviato del Giorno. Ospite anche Michele Vitiello, ingegnere e consulente tecnico della difesa di Bozzoli.

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