Giallo di Marcheno, «Dalle tracce solo indizi, nessuna prova»

Sul caso si esprime Giuseppe Vacchiano, esperto di perizie su persone bruciate dopo essere state uccise dalla camorra
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Cosa resta di un corpo umano gettato in un forno dove viene fuso materiale non ferroso ad una temperatura di 1000 gradi? Lo chiediamo al professor Giuseppe Vacchiano, docente di Medicina legale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi del Sannio, esperto di perizie su persone bruciate dopo essere state uccise dalla camorra.
A mille gradi, dopo mezz’ora non rimane più nulla. Residui di eventuali sostanze umane si possono rinvenire nelle scorie, ma si tratterebbe di minerali quali calcio e fosforo. Le tracce biologiche, a mille gradi si volatilizzano ed anche le proteine si denaturano. E, dunque, è assolutamente impossibile avere elementi per l’analisi del Dna.
Dunque, che margini di possibilità rimangono per stabilire se in quelle vasche è entrato un essere umano?
Il calcio e il fosforo si possono trovare nel residuo delle ceneri delle ossa, ma si deve poi dimostrare che in quella sede calcio e fosforo non potevano esserci per altre ragioni. Si tratta di un lavoro lungo e complesso che si basa su analisi deduttive e che va per esclusione e non per ragionamenti basati su una prova principe. A meno che...
A meno che?
A meno che la persona che si ipotizza possa essere finita nel forno non indossasse un anello o una catena d’oro, o avesse dell’oro nei denti. A quel punto, escludendo che nella lavorazione del materiale ferroso si utilizzi il nobile metallo, sempre per deduzione si può associare la presenza di residui d’oro a quella del corpo umano che si sta cercando.
Dunque, si possono avere elementi di certezza?
Di certezza, in questo caso, non si può proprio parlare. Il calcio e il fosforo possono essere, in base alla percentuale in cui eventualmente si rintracciano, elementi di supporto all’indagine. Per verificare se questi minerali sono presenti nei lingotti di ottone, bisogna rifonderli e procedere ad un’analisi chimica molto sofisticata.
Qual è la prospettiva?
Il quadro è complesso. Le indagini lunghe e difficili. Tutti gli elementi raccolti, comunque, saranno indizi, non prove. Serviranno, tuttavia, a coltivare un’attendibile ipotesi che si stia lavorando su minerali riconducibili ad un corpo umano. Spetterà poi al giudice colmare il divario esistente tra quello che si riesce a recuperare e quello che si vuole dimostrare.

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