Auto contro il muro a Lumezzane: sia Marco sia Giorgio avevano perso il padre

Oggi i funerali, separati, delle due vittime dello schianto di giovedì scorso
Giorgio Botti, 18 anni, e Marco Rossi, 31 anni - Foto © www.giornaledibrescia.it
Giorgio Botti, 18 anni, e Marco Rossi, 31 anni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Oggi la Valtrompia si prepara a dare l’ultimo saluto a Marco Rossi e Giorgio Botti, i due ragazzi di 31 e 18 anni, vittime del terribile incidente avvenuto la sera di giovedì a Lumezzane.

Il funerale di Marco è in programma alle 15 nella chiesa parrocchiale di Cogozzo, a Villa Carcina, mentre quello di Giorgio sarà celebrato alle 17 con rito civile nella sua abitazione di via 1850, al civico 254 della Valle di Sarezzo.

Stesso giorno dell’addio e medesimo, tragico, destino in comune: entrambi avevano infatti perso il papà. Il genitore del 31enne se n’è andato per cause naturali, mentre Diego Botti aveva perso la vita sei anni fa a causa di un incidente sul lavoro. Una perdita gigantesca, che aveva lasciato dei segni indelebili nelle loro vite.

Giovedì Marco Rossi pare avesse trascorso la prima parte della serata a casa in compagnia della mamma e della fidanzata, per poi incontrare Giorgio e gli altri due ragazzi in un secondo momento, quasi per caso dopo aver comprato le sigarette. Insieme i quattro hanno mangiato un kebab e bevuto birre.

Gli esiti degli esami alcolemici svolti sui due sopravvissuti potranno rivelare qualcosa di più a riguardo, anche se questo rimarrà un dettaglio praticamente ininfluente visto l’epilogo drammatico. In merito alle due vittime invece la magistratura ha concesso il nullaosta alla sepoltura senza disporre l’autopsia. Non ci sono più dubbi invece sulla dinamica dello schianto in cui sono morti due giovani e altrettanti sono rimasti gravemente feriti.

Alla base c’è la corsa folle dell’auto da Sarezzo a Lumezzane, inseguita dai carabinieri. La vettura che scivola sull’asfalto bagnato e finisce la sua corsa contro le tubature del gas, prendendo fuoco. Marco, al volante senza patente che non ha mai conseguito, muore sul colpo. Il decesso di Giorgio avviene invece in ospedale. Uno dei due sopravvissuti è ricoverato a Verona: ha riportato ustioni sul 40% del corpo. L’altro ragazzo si sta riprendendo al Civile.

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