Valsabbia

L'orsa Daniza «sarà catturata, non abbattuta»

Restare alta in rete l'attenzione per le sorti di mamma orsa e cuccioli dopo «l'incontro ravvicinato» con un cercatore di funghi a Pinzolo
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Mamma orsa e i suoi cuccioli. Dopo l’incontro ravvicinato di Ferragosto con un cercatore di funghi nei boschi sopra Pinzolo, in rete e sui social network continua a restare desta l’attenzione sulla sorte del grosso plantigrado, una femmina di nome Daniza, e dei suoi due piccoli. L’animale ha reagito con due zampate cercando di allontanare l’uomo, che è finito all’ospedale dove è stato medicato. Le sue condizioni non appaiono gravi. L’orsa, avvertita la presenza dell’uomo che si era riparato dietro un albero per osservare la cucciolata, si è avventata contro di lui e lo ha graffiato alla schiena e al ginocchio mordendolo infine ad uno scarpone. Una reazione tipica di una madre che sente, sia pur indebitamente, minacciati i propri cuccioli. L’esemplare è munito di radio collare e la squadra specializzata dei forestali è ormai da due giorni impegnata nella localizzazione dell’animale. Lo stato di necessità che si è determinato impone le procedure di cattura dell’animale.

Daniza è già da tempo monitorata per aver manifestato atteggiamenti aggressivi nei confronti delle persone. Per questo, tanto più alla luce dell’ultimo episodio, sarà catturata. Lo dispone un’ordinanza «contingibile e urgente» firmata dal vice presidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi. Si tratta di una decisione che prende atto del profilo di pericolosità che si è determinato, sulla base degli accertamenti compiuti dagli organi provinciali competenti, e che impone un intervento urgente per garantire il massimo livello di tutela della pubblica incolumità. Di fronte alle varie opzioni analizzate il vice presidente Olivi ha deciso di firmare un dispositivo che prevede la cattura e non l’abbattimento dell’animale. Il ricorso a quest’ultima soluzione - precisa l’ordinanza - rimane come ipotesi estrema qualora l’animale, durante l’operazione di cattura, dovesse provocare un imminente, grave e non altrimenti evitabile pericolo per gli operatori e per terzi.

In rete, è già nato anche un hashtag per contraddistinguere le conversazioni via Twitter e non solo in difesa di mamma orsa: #iostocondaniza , generando un vero tam-tam telematico per scongiurare l'abbattimento dell'animale.

L'episodio ha suggerito al Corpo Forestale dello Stato di diffondere una nota con i consigli sul da farsi in caso di incontri ravvicinati con un orso. Prima di tutto va chiarito, si legge nella nota, che l'orso potrebbe reagire ad un incontro con l'uomo alzandosi sulle due zampe posteriori. Questo atteggiamento serve solo per "ascoltare" meglio ciò che gli sta attorno, capire da dove arriva un odore o un rumore e regolarsi di conseguenza. E' una posizione difensiva che serve a capire cosa accade e, dopo aver individuato la provenienza, allontanarsi in direzione contraria. Nella maggioranza dei casi riconoscendo la presenza come umana tornera' alla posizione quadrupede.
 
L'uomo si porta dietro numerosi odori che per l'animale sono sconosciuti e tutt'altro che piacevoli: saponi, dopobarba, deodoranti, detersivi ed ammorbidenti per gli indumenti. Qualora si avvisti un orso o i suoi cuccioli ad una distanza ragguardevole è fondamentale non avvicinarsi ma godere della fortuna dell'avvistamento dal luogo sicuro. Quando c'è l'occasione di vedere cuccioli, certamente è forte l'istinto e la voglia di avvicinarsi, ma e' altamente sconsigliato specialmente perchè la mamma 
orsa sarà nei dintorni e non gradirebbe l'avvicinamento ai suoi piccoli.
 
 

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