Valsabbia

Giovanni Alberti, il giovane politico che dà ascolto ai ragazzi

Bianca Terzoni
Già rappresentante d'istituto, il consigliere cerca di farsi portavoce delle problematiche dei suoi coetanei.
Il giovane consigliere comunale Giovanni Alberti - © www.giornaledibrescia.it
Il giovane consigliere comunale Giovanni Alberti - © www.giornaledibrescia.it
AA

«La mia idea era quella di dare un contributo attraverso una prospettiva diversa». A soli 18 anni, Giovanni Alberti è stato eletto consigliere comunale ad Anfo, in provincia di Brescia, nelle scorse amministrative. La motivazione che l’ha portato in Comune è semplice: «Mi faceva piacere dare un impatto pratico nell’immediato». 

Studente del liceo scientifico, è stato rappresentante d’istituto durante gli ultimi anni scolastici e da lì ha capito che poteva provare a mettersi in gioco anche all’interno dell’amministrazione comunale: «Ero pronto ad affrontarla con la stessa energia». Il voto da parte dei coetanei è stato fondamentale, ma anche gli adulti hanno fatto la loro parte nell’elezione del giovane.

Giovanni Alberti con i compagni di liceo - © www.giornaledibrescia.it
Giovanni Alberti con i compagni di liceo - © www.giornaledibrescia.it

«Credo che mi abbiano votato anche per ammirazione, per vedere che cosa sarebbe potuto succedere e se avessi fatto qualcosa di diverso dalle solite proposte. Starà a me dimostrare se effettivamente è stata una scelta saggia». Uno dei suoi obiettivi primari di consigliere è quello di riuscire a promuovere determinati eventi per ragazzi all’interno del suo Comune, il tutto senza intaccare le tradizioni, che ammira e rispetta.  

Progetti futuri

Il neo-consigliere lascia spazio anche ad altri interessi: «A fine mese inizierò l’università a Verona, studierò design digitale. Finché ho la possibilità di fare esperienze diverse e provare più cose possibili, non mi tiro indietro». Vista la giovane età, l’energia e il tempo sicuramente non mancano. Sul suo futuro politico, però, non ha ancora le idee chiare. «È presto per tirare le somme a riguardo. Finora la mia esperienza in politica non ha avuto un impatto negativo: se dovesse piacermi e se riuscissi ad apportare cambiamenti positivi, non vedo perché non dovrei proseguire e magari tentare di fare un passo in più».  

La famiglia è contenta dei suoi risultati e appoggia la sua volontà di far parte dell’amministrazione di Anfo. «Sono consapevoli che ho interessi diversi rispetto agli altri ragazzi della mia età». Tuttavia, è proprio attraverso il suo nuovo incarico che riesce ad avvicinarsi di più ai suoi coetanei. «Mi sono ritrovato ad avere dibattiti con i ragazzi. Cerco di dare il mio aiuto e la mia opinione, facendo da tramite e avendo cura che l’opinione dei giovani non venga messa in secondo piano. È importante sentire anche la loro voce».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia