Valsabbia

Femminicidio di Agnosine, la figlia: «Papà mi disse: l’ho promesso e ho ammazzato tua mamma»

A processo, con l'accusa di aver ucciso Giuseppina Di Luca e maltrattato le figlie, Paolo Vecchia
La deposizione di Tanya Vecchia in aula © www.giornaledibrescia.it
La deposizione di Tanya Vecchia in aula © www.giornaledibrescia.it
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«Stavo dormendo a casa e sono stata svegliata da mio padre. È entrato in camera in modo brusco. Era tutto sporco di sangue e puntandomi il dito mi ha detto: “Ti ho ucciso tua madre proprio come ti ho promesso”. Sono saltata sul letto e ho urlato, l’ho spinto e gli ho chiesto: “Dimmi che non lo hai fatto” mi ha risposto “sì, l’ho copada”».

È la drammatica ricostruzione fornita in aula, nel corso del processo che si è aperto nel luglio scorso, da Tanya, 27 anni, una delle due figlie di Paolo Vecchia, l’uomo che il 13 settembre 2021 ad Agnosine ha ucciso Giuseppina Di Luca, la moglie dalla quale si stava separando e che era già uscita di casa.

«Avevamo idealizzato il linguaggio di mio padre. Diceva ogni giorno che l’avrebbe uccisa. Siamo cresciute in questo clima. Pensavamo parlasse e basta dato che ormai erano la quotidianità» ha aggiunto Tanya.

La ragazza mostra alla corte la cicatrice per una presunta aggressione del padre con un forchettone quando aveva 15 anni © www.giornaledibrescia.it
La ragazza mostra alla corte la cicatrice per una presunta aggressione del padre con un forchettone quando aveva 15 anni © www.giornaledibrescia.it

Le due figlie e le cinque sorelle della donna, che era sposata con Vecchia, si sono costituite parte civile nel procedimento davanti alla prima sezione penale della Corte d'Assise, in cui l'uomo di 52 anni deve rispondere di omicidio volontario aggravato nei confronti della vittima e di maltrattamenti nei confronti delle due figlie.

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