Laura Ziliani in chat: «Festa della mamma: vado dalle mie bimbe»

«Facevamo parte entrambi del Ggs, gruppo gite scialpinismo ma da qualche tempo avevamo creato un piccolo gruppo di amici, cinque in tutto, con cui ci organizzavamo spesso per uscire in autonomia». A raccontare Laura Ziliani come sportiva appassionata di montagna e di scialpinismo è Luca Bonfà, membro del Cai di Brescia, che con l’ex vigilessa di Temù scomparsa l’8 maggio e secondo Carabinieri e Procura della Repubblica uccisa da due delle tre figlie e dal fidanzato della maggiore condivideva «lo stesso incanto nell’osservare il mondo dall’alto. Cosa ci può essere di meglio per ricaricare le batterie prima di affrontare la settimana di lavoro in ufficio?», si chiedevano spesso durante le escursioni.
Nei giorni prima della sua scomparsa Laura Ziliani ha scritto nel gruppo WhatsApp con cui si organizzavano le escursioni: Luca racconta che «era la prima settimana di maggio e da pochi giorni era di nuovo possibile muoversi al di fuori dei confini regionali. Qualcuno scrive sul gruppo. "Domenica giro a piedi, chi c’è?". Io avevo già un impegno e ho declinato e anche Laura ha scritto che non ci sarebbe stata». Luca, telefono alla mano, ha riletto quel messaggio: Laura Ziliani scriveva «Io Festa della mamma, vado dalle mie bambine». Secondo la ricostruzione degli inquirenti quelle «bambine» sapendola a Temù per il fine settimana della festa della mamma avrebbero fatto scattare la trappola mortale che avevano ordito per lei, avvelenandola per renderla incapace di difendersi e poterla poi soffocare senza lasciare segni duraturi.

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