Valcamonica

Frana di Tavernola, stanziata la prima tranche di fondi regionali

I 4,8 milioni daranno inizio agli interventi per mettere in sicurezza il versante del Monte Saresano
La zona della frana
La zona della frana
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I 15 milioni promessi da Regione Lombardia e dal Ministero per mettere in sicurezza il versante franoso del Monte Saresano sono stati confermati e la prima tranche di fondi è stata finanziata dall’ente regionale. Il contributo che darà inizio agli interventi di mitigazione della frana sopra Tavernola è di quattro milioni e 800mila euro, le altre due «porzioni» saranno erogate dal Ministero nei prossimi due anni.

«L’attenzione sulla situazione è sempre stata alta e, una volta formalizzato l’impegno economico da parte degli enti preposti, si potrà procedere con le opere - spiega Alessio Rinaldi, presidente dell’Autorità di bacino che ha in carico l’opera -. Con la Dgr numero XI/7219/2022 la Regione Lombardia, assessorato al territorio e protezione civile, ha disposto il finanziamento di 4 milioni e 810 mila euro all’Autorità di Bacino lacuale dei laghi Iseo, Endine e Moro. Il finanziamento è posto all’interno del Piano Lombardia che indica gli interventi urgenti e prioritari per la difesa del suolo».

Il team di esperti della società Georicerche srl di Bolzano continua, nel frattempo, con gli studi, le indagini e le analisi del terreno sul posto, per trarre dati necessari al completamento del progetto definitivo esecutivo di messa in sicurezza, affidato da Autorità di Bacino alla società Alpina Spa di Milano. «I dati verranno forniti entro fine dicembre ai ricercatori del Politecnico di Milano, per poi essere studiati, elaborati e presentati a inizio 2023; in seguito sarà reso noto il progetto con le modalità di intervento», continua Rinaldi.

Lo scorso maggio i tecnici incaricati hanno ritenuto fosse necessario un lavoro di geognostica complementare, disciplina tecnico-scientifica che tramite un’elaborata serie di indagini in sito, permette di determinare le caratteristiche tecniche dei terreni e delle rocce. In questo modo si è sondata nel minimo dettaglio la porzione di monte a carattere franoso così da poter avere a disposizione tutti i dati indispensabili per procedere con il progetto. Dal punto di vista della vivibilità del territorio, sempre alla fine di maggio sono state posizionate delle barriere paramassi che hanno permesso la riapertura della strada per Parzanica.

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