Valcamonica

Beccalossi: «Che sia fatta chiarezza sulla mamma no-vax»

Il consigliere regionale presenterà un'interrogazione all'assessore Gallera. La scuola della figlia della mamma menzognera vuole chiarezza
I vaccini: tema di grande attualità e forti scontri. Il caso di Esine ha riportato in auge la polemica
I vaccini: tema di grande attualità e forti scontri. Il caso di Esine ha riportato in auge la polemica
AA

«Presenterò una interrogazione urgente all'assessore Giulio Gallera perché sia fatta la massima chiarezza sul caso del certificato falso presentato da una madre 'no vax' del bresciano che si vantava su Facebook di aver aggirato le regole per l'ammissione di sua figlia in una scuola materna. Sono certa che chi dovrà indagare sul caso saprà fare piena luce, ma è necessario capire se si tratta di episodi isolati, a tutela della salute di tutti i bambini che non può essere preda di comportamenti irresponsabili».

Lo ha reso noto Viviana Beccalossi, consigliere regionale del Gruppo Misto, commentando la notizia relativa al falso commesso da una madre di Esine.

«Se quanto riportato dalle notizie fosse vero - prosegue Viviana Beccalossi - sarebbe la dimostrazione di quanto sia importante fare chiarezza sulla questione vaccini e che affidarsi all'autocertificazione da parte dei genitori, peraltro senza controlli, sia davvero una follia, oltre che un vero pericolo per i bambini, specie per quelli con problemi immunitari». 

«In attesa che il governo nazionale - conclude Viviana Beccalossi - si decida a rendere obbligatori, senza se e senza ma, i vaccini che molte vite hanno salvato in Italia e nel mondo, grazie al lavoro degli scienziati, è necessario il massimo rigore su un tema in cui la politica non può permettersi di giocare per interessi elettorali, strizzando l'occhio a chi si documenta su internet e mette in discussione decenni di ricerca scientifica. Altro che obbligo flessibile!».

La scuola che frequenta la figlia della donna accusata di aver falsificato il certificato ha già annunciato di voler fare piena chiarezza.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia