Cultura

La Vittoria Alata, la dea in volo attraverso i secoli

Riemersa dalle rovine del Capitolium nel 1826, è stata da poco restaurata e ricollocata nel tempio in una casa tutta nuova
Il volo della Vittoria Alata
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La Vittoria Alata è la statua assurta a simbolo di Brescia. E non solo dei fasti dell'epoca romana. Riemersa nel 1826 durante le prime fasi di scavo nell’area del Capitolium, è realizzata in materiale bronzeo e raffigurava originariamente, stando ai più recenti studi, una Venere piuttosto che una Minerva come a lungo ritenuto.

Oggetto di un recentissimo restauro all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è stata oggetto di una approfondita analisi che ha condotto gli esperti a ritenere probabile la sua realizzazione in area bresciana.

Il suo ritorno in città è stato preceduto da un importante intervento di riqualificazione dell’area che la ospita, proprio fra i resti del Capitolium ove fu rinvenuta poco meno di due secoli fa, firmato dall’architetto Juan Navarro Baldeweg.

Con la riapertura dopo i mesi di chiusura imposta dalle misure anti-Covid, Brescia Musei ha previsto anche un’ampia serie di iniziative dedicate alla riscoperta e alla valorizzazione della Vittoria Alata e di tutto il Parco Archeologico romano. L'evento ha avuto tale risonanza che non solo il mondo della cultura e dell'arte lo ha celebrato, ma persino i fumetti: in particolare su Topolino è apparsa una storia tutta incentrata per le vie di Brixia sulle tracce della... Minnie Alata.

L'opera è oggi visitabile nella sua nuova sontuosa collocazione assieme al resto del Parco Archeologico: tutte le informazioni sono disponibili sul sito della Fondazione Brescia Musei.

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