Sugli autobus i prezzi degli abbonamenti annuali non aumenteranno

L’onda di rincari non ha lasciato invariato nemmeno il costo dei biglietti degli autobus. Un mezzo di trasporto utilizzato ogni giorno dai ragazzi che dalla loro casa in provincia devono recarsi a scuola per seguire le lezioni. Infatti, su un totale di 50mila studenti delle scuole superiori, circa 45mila usufruiscono del servizio Tpl (trasporto pubblico locale).
«A fronte dei pesanti aumenti - spiega Giacomo Zobbio, consigliere provinciale con delega al Trasporto pubblico -, potevamo seguire due strategie. La prima era quella di aumentare tutte le bigliettazioni (corsa singola e abbonamento annuale), mentre la seconda era quella di contenere gli aumenti agli annuali, quelli maggiormente utilizzati dagli studenti. Abbiamo optato per quest’ultima opzione». In questo modo, i biglietti singoli arriveranno ad aumentare di circa 1 euro, mentre tutti gli abbonamenti annuali avranno un prezzo invariato rispetto all’anno scorso.
«I costi dipendono comunque dalle zone in cui si passa - prosegue Zobbio-. Con questa decisione siamo riusciti a trovare una soluzione quantomeno pacifica». Un biglietto di corsa semplice integrato (con inclusi i servizi di area urbana e la metro) arriva a costare 1,70 euro, mentre un abbonamento annuale integrato parte da 278 euro e può arrivare a 773 euro, a seconda delle zone e dei chilometri percorsi.
I problemi
Tuttavia, sono diverse le problematiche relative al trasporto pubblico: «In primo luogo mancano gli autisti, soprattutto di sabato, e in alcune zone la disponibilità di mezzi». Una larga parte è impiegata solo per il trasporto scolastico: «I bus in area extraurbana dedicati alla scuola sono quasi la metà del totale». Un altro nodo cruciale sono gli orari. «Questo è un discorso nel quale bisogna prendere in considerazione più fattori - continua Zobbio -. Vero è che gli imprevisti e le interruzioni sulle linee che causano ritardo capitano senza possibilità di previsione. Anche optare per ingressi diversificati e il sabato a casa diventa complicato, perché tanti genitori lavorano e non hanno nessuno che può tenere i loro figli». Infine, il forte sovraffollamento a volte è dato «dal tipo di mezzo che si sceglie in base alla zona».La provincia è vasta, ma «a parte qualche imprecisione il sistema Brescia sull’extraurbano regge». La sfida ora è risolvere i difetti e cercare di migliorare un servizio che copre il collegamento di 98 istituti superiori totali (15 cittadini, 83 in provincia). «Un’altra criticità è che oltre il 30% di passeggeri non paga il biglietto. Tenendo invariati i costi degli abbonamenti annuali abbiamo cercato di incentivare a scegliere quest’opzione, piuttosto che non comprare il biglietto o fare un abbonamento mensile» conclude Zobbio. «Cerchiamo di garantire un avvio ordinato dell’anno scolastico, ma all’inizio va preso il via. Siamo fiduciosi: sono in arrivo altri fondi».
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