Viaggio al Lucca Comics, la passione dei bresciani per fumetti e costumi

In totale 900 ospiti, 30mila cosplayer ufficiali e 730 espositori. Tra i numerosi visitatori anche un gruppo di bresciani
  • Lucca Comics 2025
    Lucca Comics 2025 - © www.giornaledibrescia.it
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A chi non ama i manga, gli anime, le serie, i cartoon può sembrare «solo» una grande carnevalata, ma si sbaglia: Lucca Comics & Games è molto di più. È un luogo nel quale questa grande comunità di «nerd» (con orgoglio) e appassionati si incontra e, con libertà, scambia idee e si conosce. Destinazione Lucca, ovviamente: la bellissima cittadina toscana che, per una settimana mette da parte i giardini spettacolari, la storia, i palazzi e le torri e si lascia contagiare dalla creatività e da un’atmosfera senza tempo e spazio.

Sold out

Negli ultimi anni è cresciuta costantemente la presenza dei visitatori tanto che sabato – giorno da sold out – sulle mura era quasi impossibile muoversi. A confermare l’impressione i numeri ufficiali diffusi ieri sera a evento concluso: sono stati venduti oltre 280mila biglietti (275 mila nel 2024) con 900 ospiti, 30mila cosplayer ufficiali e 730 espositori.

Numeri da capogiro se si pensa che Lucca – il cui centro storico non è certo grande – è aperta a tutti coloro che vogliono entrare in città e che i biglietti servono per accedere ai vari padiglioni, agli eventi, conferenze e mostre. Passeggiare sulle mura, magari vestiti dalle gemelle di Shining o dalle fate della Bella addormentata nel bosco è libero. E quindi queste persone sfuggono alla conta ufficiale dell’organizzazione.

Netflix

L’attrazione clou di quest’anno è stata quella di Netflix e dedicata a Stranger Things con code che hanno toccato anche le sei ore (il gadget di Cioè, la rivista della nostra giovinezza, in versione «sottosopra» è stata una trovata geniale). Ma il Comics è così, la coda fa parte del gioco. E anche nelle situazioni più ad alta tensione questo «popolo» riesce ad essere solidale (non ho mai visto perdere la pazienza a nessuno, nemmeno l’anno scorso quando in stazione a Viareggio, in centinaia, abbiamo atteso 3 ore un convoglio).

«A Lucca bisogna andare, nonostante i disagi e le code – dice Amedea che, nonostante non arrivi ai 40 anni ci va da quasi 20 anni con un gruppo di amici che quest’anno era composto da sette persone, ma sono arrivati anche a 15, 4 della città, 2 di Chiari e uno di Sarnico –. Anni fa i padiglioni erano pochi e neanche troppo sparsi sulla mappa, ora ci sono le navette per raggiungere alcuni padiglioni. Il salto fatto in questi anni è notevole e, anche se ogni volta troviamo qualche difetto nell’organizzazione, come le code non gestite, regole poco chiare o eventi a numero chiuso i cui biglietti spariscono entro 10 secondi, le ragioni per tornare ci fanno dimenticare ciò che non ci è piaciuto».

E aggiunge: «A Lucca si va per stare insieme, rivedere amici conosciuti proprio lì. Ci sono le code, ma ci sono anche artisti, c’è la pioggia e il coraggio dei cosplayer. C’è la voglia di mostrare il costume costruito e cucito negli ultimi mesi. Si vedono le anteprime e ospiti che difficilmente si potrebbero trovare altrove. Lucca è l’atmosfera, si torna sempre per quello. La differenza sostanziale però la fa la pioggia che cambia la percezione della fiera». E sull’edizione 2025 dice: «Questa ha alzato l’asticella degli ospiti internazionali».

Cosplay

I cosplayer sono la parte più pop e verace dell’evento: si va da Lady Oscar a dei Fast and furious su macchinine costruite in cartone, ma funzionanti; da Batman e Robin (ma Hood) a Goku sulla nuvoletta realizzata in poliuretano. Poi ci sono i serissimi – e bellissimi – costumi degli Steampunk e quelli dei vari anime con capigliature scolpite al millimetro. E poi i centinaia di travestimenti ironici.

Fan bresciani

Tra i bresciani un gruppo di giovanissimi tra i 15 e i 19 anni che frequentano il Canossa Campus, il Pastori, l’Arnaldo e il Newton: quest’anno hanno studiato un travestimento di gruppo ispirato ad Alice nel Paese delle meraviglie. Ruggero era il cappellaio matto, Luca il Bianconiglio, Elio il Brucaliffo, Anna la Regina di cuori ed Emma la carta.

«È il nostro quarto anno al Comics – dice Ruggero –. Siamo cinque amici bresciani di diverse età, ma tutti appassionati di cinema e teatro. Quest’anno ci è sembrato più affollato rispetto alle precedenti edizioni, ma a livello di logistica le cose hanno funzionato bene come sempre. Abbiamo visto però che per i padiglioni più ambiti c’era troppa folla ed era quasi impossibile entrare. I cosplay sono sempre il punto forte, da quelli più divertenti e semplici a quelli sbalorditivi ed elaborati. Noi quest’anno abbiamo deciso di fare un cosplay di gruppo ispirandoci al film di Tim Burton, intitolando il nostro gruppo: “Alla ricerca di Alice”».

Il gruppo dei giovani bresciani - © www.giornaledibrescia.it
Il gruppo dei giovani bresciani - © www.giornaledibrescia.it

«È stato molto bello rapportarsi con le altre persone che hanno deciso di fare un cosplay dello stesso film, vedendo il diverso approccio ai personaggi. Siamo stati gratificati dalle tante foto e dall’apprezzamento di molti. Abbiamo progettato i costumi da quest’estate, andando a cercare abbigliamento e accessori dai mercatini dell’usato ai negozi di costumi che poi abbiamo ritoccato. Per preparaci tra abiti, trucco e parrucco ci siamo alzati alle 5 di mattina. Quest’anno in particolare ho sentito di aver compreso a pieno il concetto fondamentale del cosplay, ovvero potersi immedesimare a pieno e vivere per un giorno come un personaggio particolare di fantasia».

I ragazzi mascherati da Ghostface - © www.giornaledibrescia.it
I ragazzi mascherati da Ghostface - © www.giornaledibrescia.it

«Con alcuni amici siamo stati a Lucca da giovedi a sabato e l'esperienza in generale è stata molto bella – inoltre dice Davide, neoingegnere bresciano –. Era la prima volta, quindi è stato tutto nuovo. Il primo giorno ci siamo mossi tra la Japan town, fuori città, e il padiglione dei videogiochi. Poi siamo rimasti nelle mura e ci siamo mascherati da Ghostface. Sabato c'era troppa gente, a salvare la giornata sono state le parate, molto belle».

Victoria Micheletti

In Toscana c’era anche Victoria Micheletti, la cosplayer amatoriale bresciana che interpreta Yu de «L’incantevole Creamy»: «Sono stati giorni pazzeschi: sono stata ospite di due spettacoli nei quali ho raccontato dei miei viaggi in Giappone come interprete di Yu e ho, per Halloween, portato il mio tributo a Michael Jackson.

Lucca ci accoglie come una grande famiglia, qui ti senti a casa, per questo ho cantato una canzone che ho scritto per questo che è il «festival dei festival»: «A Lucca tutto è reale», perché qui si vivono tante emozioni.

  • Victoria Micheletti, la cosplayer bresciana
    Victoria Micheletti, la cosplayer bresciana - © www.giornaledibrescia.it
  • Victoria Micheletti, la cosplayer bresciana
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  • Victoria Micheletti, la cosplayer bresciana
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  • Victoria Micheletti, la cosplayer bresciana
    Victoria Micheletti, la cosplayer bresciana - © www.giornaledibrescia.it

Omar Pedrini

A Lucca non è mancata nemmeno la musica di casa: il 31 ottobre, infatti, Omar Pedrini ha presentato «Viaggio senza vento – Live in Lucca», la registrazione dal vivo del concerto al Comics 2024 e dedicato allo storico album dei Timoria. Tanti gli appassionati presenti unendo musica e fumetto con il bresciano che ha raccontato di quel 1993 e di quel lavoro che segnò la svolta nel panorama rock italiano.

E anche con questa nuova pubblicazione Omar riesce a far scuola unendo alla registrazione un fumetto, una grafic novel già presentata l’anno scorso, ma qui in versione completa, realizzata da due grandi fan dei Timoria, Andrea GugLielmino e Andrea Manfredini. Un viaggio negli anni Novanta e nel simbolo di una generazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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