Tiberio, l’istituzione del tamburello che ha sfiorato due miracoli

Vincenzo Cito
A 55 anni ha salvato in serie A il Guidizzolo da allenatore e ha sfiorato la promozione con il Capriano del Colle da giocatore
Tiberio Biagi, unico «senior» in una squadra di under 18 - © www.giornaledibrescia.it
Tiberio Biagi, unico «senior» in una squadra di under 18 - © www.giornaledibrescia.it
AA

Forse avremmo scritto un’altra storia se l’arbitro si fosse accorto che la pallina era rimbalzata due volte dall’altra parte del campo prima che i giocatori del Segno segnassero uno dei punti decisivi nella finale per l’accesso alla serie B di tamburello.

La cavalcata

Resta comunque straordinaria la stagione di Tiberio Biagi, 55 anni, che da allenatore ha conquistato la salvezza in A col Guidizzolo, squadra mantovana, e da giocatore-capitano è arrivato a un passo dalla seconda promozione consecutiva con il Capriano del Colle B, alla guida di una squadra composta da diciassettenni. Una cavalcata interrotta sul più bello da un episodio che ha finito per condizionare il match. «Eravamo sul 4-4 – ricorda con amarezza – e quella scelta del direttore di gara alla fine si è rivelata determinante. Posso comprendere che non si sia accorto di quanto avvenuto, meno che non abbia accettato la nostra proposta di ripetere il punto».

Ciclo

Gleiton Casnici del Capriano del Colle B impegnato in campo - Foto Fipt © www.giornaledibrescia.it
Gleiton Casnici del Capriano del Colle B impegnato in campo - Foto Fipt © www.giornaledibrescia.it

Il ciclo è comunque avviato, perché insieme all’allenatore della squadra Flavio Luzzi, 53 anni, Tiberio ha costruito un piccolo gioiello, partendo da zero. «Non è facile seguire i giovanissimi – spiega –, perché passano molto facilmente dall’entusiasmo alla depressione per un punto sbagliato. Vanno accompagnati con pazienza, senza rinfacciare loro gli errori, semmai spiegando cosa fare per non ripeterli. E noi abbiamo la fortuna di lavorare con giocatori che hanno voglia di imparare e fanno tesoro di ogni esperienza».

Il percorso

Nella stagione 2023 i suoi ragazzini terribili hanno vinto la D, quest’anno l’obiettivo di partenza era salvarsi. Invece, successo dopo successo, l’asticella è salita sempre più in alto e dopo il secondo posto nella stagione regolare sono arrivate nei play off le vittorie contro Grillano e Castelnuovo, poi l’amaro epilogo nello spareggio di San Pietro in Cariano contro il Segno.

«La delusione è passata – sottolinea Luzzi – ci riproveremo l’anno prossimo. Ci è stata offerta la possibilità di un ripescaggio, l’abbiamo rifiutata perché vogliamo conquistarci la B per meriti sportivi». Il tecnico spiega quanto sia importante avere tra le sue fila un giocatore dell’esperienza di Biagi. «Quello che non vedo io dalla panchina lo nota lui dal campo. Il nostro è un continuo scambio di informazioni, a volte basta uno sguardo per capirci».

Famiglia

Da destra Tiberio con il figlio Christian, il nipote Fabio e l'altro figlio Diego - © www.giornaledibrescia.it
Da destra Tiberio con il figlio Christian, il nipote Fabio e l'altro figlio Diego - © www.giornaledibrescia.it

Biagi è un’istituzione del tamburello bresciano. Da giovane ha giocato anche in A e ha trasmesso la sua passione ai figli. Ha avviato a questo sport Christian (classe 2007), suo compagno di squadra, e Diego (22 anni), che si è trovato da avversario nei derby di campionato col Capriano del Colle A (a sua volta qualificatosi per i play off senza passare il primo turno). Nelle due partite si respirava un’aria di famiglia nel vero senso della parola, perché Tiberio aveva contro anche il nipote Fabio Migliorati.

Biagi è molto noto pure fuori dai nostri confini e da allenatore del Guidizzolo ha vinto nel 2023 la Coppa Italia, battendo in finale la corazzata Castellaro e quest’anno, con una rosa indebolita dalla partenza di giocatori importanti, ha centrato l’obiettivo della permanenza in categoria.

Doppio impegno

Il sabato giocatore del Capriano, la domenica allenatore del Guidizzolo. «Quando c’era contemporaneità fra le partite – spiega – sono riuscito a far spostare in altra data quelle del Capriano». Il problema è arrivato all’ultima giornata di A, quando era in programma anche una sfida dei play off di C. «Qui mi hanno aiutato i giocatori del Guidizzolo – sorride –, conquistando la salvezza in anticipo. Così ho potuto fare a meno di seguirli nella partita di Fontigo e sono sceso in campo con i miei ragazzi».

Ciliegina sulla torta, la stagione si è conclusa col secondo posto nella finale del campionato Master, perché per Tiberio il tamburello non finisce mai. «Questo sport mi regala sempre nuove emozioni e poi crescere i giovani mi dà uno stimolo in più, vuol dire assicurare un futuro al club perché i giocatori passano, il Capriano del Colle resta».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.