Chi è Pecuniami, dalla banca ai social per parlare di soldi senza tabù
Pecuniami è il suo nome sui social, ma all’anagrafe è Aminata Gabriella Fall, 46enne originaria di Salò: dopo oltre vent’anni passati in banca, dal 2022 ha cominciato a dedicarsi soltanto alle consulenze online e alla divulgazione finanziaria su Instagram, dove conta quasi 60mila follower. Oggi è conosciuta in tutta Italia, ma le origini della sua fortuna professionale sono a Brescia, dove si è laureata in Giurisprudenza e ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo del credito. Di recente è stata protagonista della puntata del podcast «Perché non parliamo di soldi?» con Massimo Cirri (prodotto da Il Post in collaborazione con Banca Etica).
Come è passata dal lavoro in banca alla divulgazione e alle consulenze online?
Mentre ancora facevo l’università nel 2001 ho iniziato a lavorare in una banca in provincia di Brescia, dove sono entrata come cassiera per diventare poi direttrice di filiale e svolgere per quasi dieci anni la mansione di responsabile dell’ufficio credito deteriorato, dove ci si occupava dei clienti che non riuscivano a rimborsare i debiti alla luce della crisi del 2008.
Ho studiato Giurisprudenza perché all’epoca rifuggivo la matematica, ma poi lavorando in banca mi sono messa a studiare molto e ho dovuto imparare in fretta: mi trovavo a lavorare a contatto coi clienti, perlopiù in piena crisi economica, e dovevo aiutarli a capire cosa stesse succedendo e farlo con parole semplici, perché quando le persone sono un po’ nel panico è importante essere chiari. Nel 2018 ho aperto il profilo Pecuniami e nel 2019 mi sono trasferita in Trentino-Alto Adige, dove vivo: pian piano ho capito che la mia strada era quella della divulgazione e della consulenza finanziaria, così ho lasciato la banca per dedicarmi solo a questo.
Come sceglie i contenuti da trattare nei tuoi post?
In generale non cavalco l’attualità, perché certe notizie soprattutto rispetto a quello che succede sui mercati di solito hanno bisogno anche di qualche giorno per diventare chiare. Se c'è qualche domanda la cui risposta può aiutare tante persone sono sempre felice di rispondere, altrimenti vado anche a sentimento, scegliendo temi che mi hanno incuriosito o «chicche» di cui non si parla spesso ma che possono veramente cambiare le sorti dei portafogli delle persone.
Quando fa le consulenze quali sono gli argomenti principali?
Per prima cosa cerco sempre di chiarire qual è il bisogno della persona che si rivolge a me, chi è, come guadagna, che obiettivi e che sogni ha, e da lì andiamo poi a creare il suo portafogli di investimento. Sicuramente però dei temi cruciali che cerco di toccare con i clienti sono la questione fondo pensione e in generale il futuro, perché vedere anche come gestiremo la terza età è di fondamentale importanza proprio per dare un servizio degno di chiamarsi tale.
Il fondo pensione è uno strumento del quale non possiamo assolutamente fare a meno ormai, dobbiamo tutti iniziare a preoccuparci sin da subito: si possono trovare delle occasioni anche per quanto riguarda certe coperture assicurative che possono intervenire in caso di disabilità e quant'altro. Una volta che si è sistemato questo capitolo si potrà vivere senza grossi pensieri e cominciare a parlare del resto, a partire dal risparmio.
Oltre il 90% dei suoi follower sono donne: quali ostacoli incontrano ancora oggi nel mondo della finanza e del credito?
Purtroppo il mondo del denaro non è cambiato, anche se sta facendo dei tentativi in questo senso. Il modo in cui si parla di soldi è ancora molto orientato verso un pubblico maschile e quando si vedono le pubblicità di prodotti finanziari per le donne si ha sempre l’impressione che ci sia qualcosa che non torna. Detto questo, sicuramente il fatto che almeno se ne parli e che le donne più consapevoli inizino ad affacciarsi a questo mondo già può portare ai cambiamenti, perché comunque nei mercati pesa chi compra: la maggior parte delle persone che si rivolgono a me e al mio team per le consulenze finanziarie sono donne giovani: credo che il fatto che si stiano ricavando uno spazio finirà per avere il suo peso.
Parlare di soldi è considerato un po’ un tabù, qual è il modo “giusto” per affrontare questo tema?
Proprio parlandone: abituarci a far sì che diventi un tema sdoganato in famiglia e pubblicamente, facendolo però senza giudizio, perché comunque 10 euro hanno un peso diverso per una persona rispetto ad un'altra: sono neutri, né tanti, né pochi, per una persona possono essere tantissimi e cambiargli la giornata, per un’altra sono spiccioli. Non bisogna quindi dare per scontato nulla o imporre la nostra considerazione agli altri, perché quando si parla di soldi quello che fa male alle persone è proprio il giudizio. Togliamo il giudizio dagli importi e mettiamo invece il focus sui meccanismi, perché è lì che c'è la vera consapevolezza.
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