Il pasticciere di Odolo è una star in Cina con panettoni e torta di rose

Beniamino Bazzoli ha insegnato agli studenti di Pechino e Shanghai i segreti della lievitazione artigianale
Beniamino Bazzoli con la classe di studenti cinesi
Beniamino Bazzoli con la classe di studenti cinesi
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Il manifesto lungo sei metri che ne annuncia l’arrivo. Le persone in fila con il suo libro che non vedono l’ora di conoscerlo e strappargli un autografo. Il montone che gli viene offerto per cena come si è soliti fare soltanto con gli ospiti speciali. Se tre indizi fanno una prova, Beniamino Bazzoli in Cina è una star.

Lui sminuisce, ma le foto e i video che raccontano gli undici giorni trascorsi dal pasticciere di Odolo nella Terra del Dragone non lasciano ombra di dubbio: i cinesi l’hanno accolto con calore e hanno partecipato con entusiasmo alle sue lezioni.

L’invito

Il maxi annuncio dei corsi di Beniamino Bazzoli in Cina
Il maxi annuncio dei corsi di Beniamino Bazzoli in Cina

«Tutto merito del lievito madre», confessa lui. «Il lievito madre secondo il metodo Bazzoli», che è il titolo del libro di ricette che ha portato un imprenditore orientale innamorato dell’Italia a invitare Beniamino a Pechino, Shanghai e in un’altra città della Cina affinché tenesse lezioni sulla lievitazione di prodotti dolci e salati a decine e decine di studenti delle scuole di cucina da lui gestite.

Detto, fatto: il pasticciere è salito su un aereo con la figlia Silvia e una volta giunto a destinazione si è lasciato conquistare dal calore del posto.

L’esperienza

«Là – racconta adesso che è tornato – non mangiano molti dolci, ma, stregati dall’influenza occidentale, stanno aprendo le prime bakery». Nei suoi tre corsi dimostrativi Beniamino ha spiegato ai giovani come si realizza il pane seguendo tre tecniche di lievitazione, ha realizzato panettoni, pandori e colombe, oltre alla focaccia dolce e alla torta di rose che in Valsabbia prepara con lievito misto (madre e di birra) ottenendo un gran successo «perché – spiega il pasticciere – è un buon dolce da passeggio che dura un paio di giorni e non ha bisogno del frigorifero».

Guai a dirgli che adesso i cinesi ruberanno i suoi segreti per realizzare panettoni anche per noi: «Non c’è pericolo che ci portino via il lavoro – risponde lui –. Sono aspiranti artigiani che vogliono offrire un prodotto fresco e buono alla clientela locale, anziché aspettare un prodotto industriale che gli arriva in tre mesi via nave». Ad aiutarlo, durante le lezioni, ci ha pensato Silvia. Un giorno è passato a trovarlo, e a dargli una mano, anche Andrea Cavagnini, originario di Agnosine e di casa a Shanghai da parecchi anni.

Durante il soggiorno di Beniamino in Cina ci sono stati moltissimi episodi curiosi. Uno tra tutti «la cena a base di montone, animale che viene sacrificato soltanto per gli ospiti speciali. Eravamo in una sorta di tenda e c’erano pure dei danzatori». Il pasticciere è stato sotto i riflettori per undici giorni che di certo non dimenticherà anche se non è nuovo in quanto a esperienze all’estero: pluripremiato per il suo panettone, Beniamino Bazzoli è uno degli allenatori della squadra italiana che partecipa al campionato mondiale del panettone.

Il dolce del Natale nel laboratorio di Odolo viene preparato «già da un mese. Ho molti clienti a Londra e là viene consumato tutto l’anno». C’è una foto del 2019 che dimostra che anche Lady Gaga ha comprato un panettone firmato Bazzoli. A lui tutto questo fa piacere, ma vuole rimanere sempre coi piedi per terra: «Ricorderò questa esperienza – dice – come un bellissimo scambio culturale». 

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