Lego, il set «Willy Wonka» creato da due italiani conquista il mondo

Il gioco è una cosa seria perché può unire alla fantasia e al divertimento capacità di progettazione e di organizzazione del lavoro, studio, rigore, determinazione e una buona dose di senso estetico.
I mattoncini Lego sono in questo senso esemplari. Il prodotto iconico dell’azienda danese, forte delle innumerevoli applicazioni che permette di sviluppare, è ora utilizzato per insegnare robotica e coding, persino per corsi di formazione rivolti alle aziende. Il suo cuore però rimane quello ludico, in grado di superare i limiti dettati dall’età e diventare una passione non più limitata all’infanzia ma con contorni sempre più eterogenei.
La passione

«Fino ai 15 anni i Lego erano il mio gioco preferito e me li facevo regalare al compleanno, a Natale e per la promozione - racconta Jody Padulano, romano trapiantato a Verona, anima insieme a Roberto Ceruti del canale Youtube «2PPL - 2 Pazz1 P3r 1 L3go» -. Attorno ai 19, con l'arrivo di set tematici come quelli di Star Wars o Harry Potter, ho cominciato a collezionare omini».
A 29 anni però, con un castello di mattoncini dono di amici, è arrivata la svolta. «Ho cominciato ad appassionarmi in modo serio, metodico direi, cominciando a studiare e informarmi, in linea con la mia formazione di ingegnere informatico - spiega Padulano, socio dell’associazione bresciana Leonessa Bricks che a settembre inaugurerà la sua nuova sede in città -. Nel 2010 però chi era appassionato di Lego era visto come una persona stramba, un bambinone. Poi la visione si è evoluta».
Storia non dissimile per Ceruti, 45 anni (come Padulano) e nato a San Giovanni Bianco nella Bergamasca: «Ho iniziato da bambino poi me ne sono allontanato crescendo – spiega -. Il riavvicinamento è stato in età adulta grazie ai figli. Ho cominciato a regalare loro set Lego, il primo per bambine alla mia primogenita, e da lì sono rientrato nel mondo. Totalmente».
Complice anche un riposizionamento messo in campo dalla multinazionale danese, Lego è infatti diventato un fenomeno intergenerazionale, capace di unire persone di età e provenienza diverse, «con la forza di una community che da piccola si è andata via via allargando». E qui inizia un’altra storia.
Lego Ideas
Padulano e Ceruti, che dopo essersi conosciuti nel 2021 hanno fondato insieme il seguitissimo canale Youtube - hanno deciso insieme di creare un set Lego, sfruttando il programma Lego Ideas. Questo consente di sottoporre alla comunità degli appassionati la propria creazione. Se in un tempo limite si ottengono 10.000 voti da parte dei fan, l’azienda prende in considerazione la possibilità di realizzare concretamente il progetto. Su 100 finalisti ne vengono selezionati al massimo tre. Ed è proprio quello che è successo a «Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato».
Il progetto

«Dopo un brainstorming di diversi giorni abbiamo scelto di concentrarci su questa idea, che trae ispirazione dal film del 1971 con Gene Wilder, dato che quando lo abbiamo creato era ancora in corso il discusso processo di Johnny Depp e Amber Heard - spiegano -. Abbiamo ottenuto i 10.000 voti ma poi non abbiamo vinto».
Dopo diversi altri tentativi con altri potenziali set, la svolta arriva nel 2023. «Avevamo riproposto a Lego Ideas la nostra “Fabbrica di cioccolato” e un giorno ci è arrivata una mail dall’azienda - spiegano -. Non c’era scritto che avrebbero creato il nostro set, solo che volevano parlare per discutere di potenziali progetti. Unicamente al termine della call ci hanno comunicato la vittoria». Da lì è nato un percorso che li ha visti collaborare con Lego, «che si è dimostrata molto aperta ai nostri suggerimenti - spiega Padulano -. Ci è stato chiesto cosa volevamo che restasse (la cascata e la barca ndr) poi il resto è stato parzialmente modificato per adattarsi ai loro standard e a quelli di Warner Bros. D’altronde se vai a mangiare dal re non stabilisci tu il menu». Secondo Ceruti «è stato bellissimo poter vivere in prima persona il processo creativo, dal set vero e proprio fino al marketing».

Così nell’estate 2024 è stato annunciato formalmente il prodotto. Il 21 agosto di quest’anno invece è stato presentato ufficialmente il set che sarà in vendita online e negli store fisici di tutto il mondo dal 15 settembre (prezzo 219 euro). È composto da 2025 pezzi, numero «del tutto casuale per noi» riferiscono i creatori, e contiene 9 personaggi.
«Oltre al piacere e all’onore di essere stati selezionati, il nostro nome comparirà nel libretto di istruzioni» racconta Padulano. A livello economico verrà loro corrisposto l’1% del netto su ciascun pezzo venduto, tenendo conto che al quantum dovrà essere sottratto un 5% di tasse danesi e poi verrà diviso per due. Ma quello che i due «pazzi per i Lego» hanno ottenuto va ben al di là dell’aspetto monetario. È il coronamento di una passione, di un impegno che ha richiesto tempo, impegno e sacrifici. Il tutto però nel segno del divertimento.
Ceruti e Padulano la vivono in modo diverso - al primo piace costruire fuori anche dai set, il secondo è un’enciclopedia vivente della storia Lego con una predilezione per i personaggi – «ma il fatto di poter vedere sugli scaffali ciò che insieme abbiamo creato è un po’ come per un appassionato di Ferrari guidare una F1 in un Gran Premio». Perché giocare è una cosa tremendamente seria.
Nuovi progetti
E questa scintilla creativa non si è di certo esaurita. Sono infatti diversi i progetti che Padulano e Ceruti hanno in ballo e che sono in corsa per essere selezionati come finalisti di Lego Ideas. Da Tricky Traps, storico gioco anni ‘80, a Magic: The Gathering, passando per i Moai e la Kame House di Dragon Ball, le idee sono ancora a caccia dei 10.000 fan (cliccando sul nome dei singoli progetti è possibile sostenerli), primo passo per trasformare la volontà in realtà. Una realtà fatta tutta di mattoncini colorati.
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