La storia di Calcinato, tra calcio e cronaca, nell’archivio di Mondo

Franco Mondo non ha scelto il suo cognome, ma la vastità dell’archivio che ha costruito quasi gli rende giustizia. A 85 anni, l’uomo che in paese conoscono per la memoria ferma e la pazienza di chi non lascia scappare nulla continua a fare ciò che fa da sempre: ritagliare il giornale, sempre, e conservarne ogni traccia utile. Il lunedì, certo, è il giorno sacro del calcio. Ma qui l’ordine non guarda il calendario: guarda il paese.

Cuore dell’archivio

Il cuore dell’archivio è fatto di carta del Giornale di Brescia, che Mondo legge, ritaglia e sistema dagli anni ’50. Il lunedì è solo il punto di partenza: in quelle pagine si trovavano le cronache dell’Us Calcinato, la squadra che lui ha visto nascere, crescere e cambiare volto. Nel tempo ha raccolto una mole tale di materiale da trasformare la cronaca sportiva in una storia completa, più precisa della memoria ufficiale.

Il salto di qualità arrivò negli anni ’70. Mondo, allora dirigente, volle tornare alle origini. Non lo fece da solo: con un gruppo di amici – tra cui Elio Pennati, presidente dell’Us Calcinato – trascorse un lungo periodo negli archivi del Giornale di Brescia. Il tramite fu il corrispondente Carlo Bresciani, che ottenne il permesso grazie all’interessamento di Gian Battista Lanzani, figura di riferimento del giornale in quegli anni.

Tre libri

«Ci hanno messo davanti i faldoni dal ’45 in avanti – ricorda Mondo – e noi abbiamo sfogliato tutto. Volevamo la storia vera, non i racconti a memoria». Da quel lavoro, interamente costruito sulle pagine del giornale, nacque la ricostruzione più completa dell’Us Calcinato mai realizzata. È la base dei tre libri pubblicati in occasione del 40º, 60º e 70º anniversario della società: una storia sportiva, certo, ma anche culturale, perché in quelle cronache scorrono i cambiamenti di un territorio.

La storia di una comunità attraverso gli articoli del GdB - © www.giornaledibrescia.it

Accanto alla parte sportiva, c’è l’altra metà dell’archivio: quella dedicata alla vita del paese. Mondo ha ritagliato e ordinato tutto ciò che riguardasse Calcinato, per lo più dalle pagine del GdB, ma non solo. Ha pescato notizie ovunque comparisse il nome del paese: quotidiani locali e nazionali, periodici di ogni tipo, riviste che oggi non esistono più. Ogni ritaglio finiva al suo posto, dentro scatoloni etichettati «Avvenimenti e cronache di vita calcinatese». Sfogliarne uno significa attraversare decenni di vicende come si scorre un’unica lunga sequenza.

L’archivio non è solo carta: è fatto di fotografie, molte nate anche grazie ai ritagli trovati sul giornale. Mondo ne conserva migliaia: formazioni degli anni ’50, dirigenti, vecchi campi, volti che oggi appartengono ad altre generazioni. Tra le figure che ricorda più spesso c’è Pennati: «Uno che la società l’ha fatta davvero», dice.

Riconoscimento

Nei giorni scorsi Mondo ha mostrato il suo lavoro alla sindaca Vincenza Corsini, che ne ha riconosciuto il valore senza esitazioni: «Quello che Franco ha raccolto non è una memoria privata, ma un patrimonio del paese. Ha tenuto insieme decenni di storia con una precisione che oggi nessun archivio pubblico possiede. È un materiale che va custodito e reso accessibile, perché appartiene già alla comunità. La futura biblioteca, una volta riqualificata, potrebbe diventare lo spazio dove valorizzarlo davvero».

Per Mondo non si tratta di una consacrazione, semmai di una destinazione logica. «Non cerco riconoscimenti – dice – ma questo non può finire disperso. La società dovrebbe avere un archivio vero, e il Comune potrebbe garantirne la conservazione».

Nel frattempo non smette di aggiornare la sua raccolta. Gli ultimi pacchi di giornali attendono di essere rilegati. Ogni giorno aggiunge un ritaglio, una fotografia, una pagina. È un gesto che ripete da sempre, che ha trasformato le pagine del GdB in un riferimento per la memoria di tutto un paese.