Mascherine e termo-scanner: le nuove regole per i funerali

La Diocesi di Brescia: «Le chiese vanno prima sanificate, durante il rito niente scambio della pace»
Il vescovo Pierantonio Tremolada ogni settimana ha benedetto le salme in attesa di sepoltura al Vantiniano - © www.giornaledibrescia.it
Il vescovo Pierantonio Tremolada ogni settimana ha benedetto le salme in attesa di sepoltura al Vantiniano - © www.giornaledibrescia.it
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Da lunedì 4 maggio si potranno celebrare i funerali, anche per la vita della Chiesa comincia quindi (a piccoli passi) la Fase 2. Perché uno dei volti più spietati del coronavirus, oltre ovviamente a quello mortale, è stato quello di non poter portare l’ultimo saluto a un parente, a un amico. Attenzione, la possibilità di celebrare i funerali non significa assolutamente un liberi tutti, anzi. E soprattutto non significa, almeno per i prossimi giorni, che si torni anche a celebrare le messe con i fedeli.

Un chiarimento prontamente inviato giovedì a tutti i sacerdoti della nostra diocesi. «È importante ricordare che la celebrazione della messa con i fedeli, fino a nuove disposizioni, è consentita esclusivamente nel contesto del funerale - ha scritto il vicario generale mons. Gaetano Fontana -. Essa stessa sarà un test prezioso di come sappiamo assicurare le attenzioni celebrative e igieniche che molto probabilmente dovremo osservare anche in seguito, a mano a mano che si potrà riprendere a celebrare con i fedeli. È quindi quanto mai necessario praticarle con cura particolare».

Entrando nei dettagli delle disposizioni diffuse dalla Diocesi, resta sospeso il corteo funebre: «Il giorno del funerale il feretro verrà portato direttamente in chiesa, o al cimitero, all’ora convenuta per la celebrazione». Premettendo che i funerali possono anche essere celebrati all’aperto o al cimitero, la Diocesi precisa, sanificazione: «Prima della celebrazione funebre si provveda a igienizzare i banchi o le sedie e le maniglie delle porte. Per farlo sarà sufficiente passare, specialmente sulle superfici di seduta e di appoggio delle mani, un panno intriso di alcool o di un altro detergente idoneo ad azione antisettica. La medesima operazione venga ripetuta al termine del rito».

Ingresso in chiesa: «Fermo restando che (secondo quanto stabilito dal Dpcm del 26 aprile 2020) le persone che possono partecipare alla celebrazione funebre non dovranno superare il numero di 15, riunendosi sul sagrato, o in prossimità della porta, queste abbiano grande attenzione a mantenere il distanziamento per non creare assembramenti. Dopo l’ingresso del feretro, entrino in chiesa una alla volta e, prima di farlo, vi sia un addetto che provvede alla misurazione della temperatura corporea attraverso un termometro digitale o un termo-scanner. Sia data a tutti la possibilità di igienizzare le mani tramite apposito detergente».

Disposizione dei posti:«I fedeli non prendano posto casualmente nei banchi, ma nei posti debitamente contrassegnati, in maniera alternata, mantenendo la distanza di due metri».

Riti di comunione: «Si ometta lo scambio della pace. Prima di distribuire la comunione ai fedeli, il sacerdote si igienizzi accuratamente le mani e indossi la mascherina. Sia lui a passare tra i banchi, distribuendo a ciascuno l’ostia sulle mani, avendo l’avvertenza di evitare il contatto fisico».

Questo quindi per i funerali, per le messe ordinarie si sta lavorando (anche con la Cei) ma è probabile un via libera dall’11 o 18 maggio. È in questo secondo step che le persone che hanno perso un caro in queste settimane potranno chiedere di celebrare una messa in suffragio.

 

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