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Uran da Buffalora, signore delle Langhe

Rigoberto Uran Uran, ciclista che a Buffalora ha vissuto a lungo, ha spodestato Evans e in maglia rosa fa rotta verso la tappa bresciana.
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Né la pioggia, né il vento delle Langhe, degne di qualche pagina di Pavese, hanno fermato il colombiano dal passato bresciano Rigoberto Uran Uran che all'arrivo ha strappato la maglia rosa a Cadel Evans per farla propria.
 
Il Giro d’Italia ha un nuovo padrone: consacrato sulla cronometro da 42 km che separano Barbaresco da Barolo, volata in 1' e 17.
 
«Sono felice per questa maglia - esulta Uran - la prima al Giro per un colombiano. È andata meglio di quello che pensavo e sono stato anche fortunato a correre quando non pioveva più. A cronometro raccolgo il frutto degli allenamenti fatti in California nella galleria del vento».
 
E la prende tutto sommato bene Cadel Evans: «Sapevo che lui stava pedalando bene e penso comunque di aver fatto una buona gara anche se non mi sono espresso al massimo. Alla fine aver perso la maglia prima delle salite potrebbe essere un vantaggio». Già, le salite. Quelle che dopo la tappa per velocisti di domani, da Fossano a Rivarolo Canavese, decideranno il Giro a partire da sabato e poi nell’ultima settimana.  
 
Intanto a Buffalora, dove l'emozione per la vittoria di Uran travalica gli aspetti tecnici e agonistici, sarà certo un giorno di festa per la famiglia Chiodi che ospitò in passato il corridore di Antioquia, che porta con sé un po' di spirito bresciano anche mentre corre nella corsa a tappe più bella d'Italia.

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