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Jacobs d’oro, l’addio di Colbrelli: un 2022 tra gioie, dolori e ritorni

Dai «miracoli» olimpici invernali di Pechino al nuovo flop dell’Italia del calcio: 12 mesi intensi
Marcell Jacobs - © www.giornaledibrescia.it
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Personaggi e squadre. Trionfi e addii. Conferme e ritorni. Braccia al cielo e dolorosi saluti. Il 2022 sportivo forse non sarà stato epico come l’anno precedente tra successo azzurro agli Europei di calcio e ori leggendari alle Olimpiadi, ma c’è stato da esultare. In tutti gli sport. Bresciani. E ancora una volta, nella buona e nella cattiva sorte, sono stati gli sportivi bresciani a fare la parte del leone. Con tre nomi su tutti: Marcell Jacobs, Sonny Colbrelli e Sergio Scariolo.

Tutti aspettavano Jacobs dopo gli ori di Tokyo che l’hanno inserito di diritto nella leggenda dello sport tricolore e mondiale. E tutto sommato il centometrista di Desenzano non ha deluso. Vero è che ha mancato causa infortunio l’appuntamento più importante, l’oro iridato a Eugene in luglio. Ma prima era stato capace di vincere quello sui 60 metri indoor con tanto di record continentale e poi, in agosto, è salito a Monaco di Baviera sul tetto d’Europa zittendo gli scettici.

Il 2022 per Sonny Colbrelli doveva invece essere l’anno della conferma e magari di una nuova classica vinta dopo la Roubaix 2021, invece la vita è cambiata in un battito di ciglia per il ciclista valsabbino. Il 21 marzo è stato vittima di un attacco cardiaco subito dopo il traguardo della prima tappa del Giro di Catalogna.

Sonny Colbrelli - © www.giornaledibrescia.it
Sonny Colbrelli - © www.giornaledibrescia.it

Sono seguiti mesi di interrogativi (e un defibrillatore inserito sotto pelle) sciolti a fine ottobre, quando ha annunciato il ritiro: «La vita è più importante», ha detto Colbrelli lasciando a 32 anni.

E poi c’è «Don» Sergio Scariolo, bresciano che alla guida della Spagna del basket ha aperto più di due lustri fa quella che è a tutti gli effetti un’epopea. A settembre ha colto il quarto oro continentale nelle ultime sei edizioni degli Europei, battendo 88-76 quella Francia che nei quarti aveva eliminato al supplementare l’Italia di Pozzecco, consolatosi poi con la qualificazione mondiale.

Calcio

E non abbiamo ancora parlato del pallone, che essendo lo sport nazionale per eccellenza regala gioie e dolori al’Italia. Le lacrime sono condivise, perché gli azzurri campioni d’Europa, per la seconda volta di fila, mancano la qualificazione ai Mondiali: stavolta i giustizieri sono i modesti macedoni del Nord, vincitori 1-0 a Palermo nella semifinale play off. Così niente Qatar per la squadra di Mancini, che ha visto alla tv la rassegna finita con il trionfo ai rigori dell’Argentina di Leo Messi sulla Francia.

I sorrisi all’interno dei confini sono invece dei tifosi rossoneri, che a maggio hanno festeggiato il Milan di Stefano Pioli, capace di riportare il Tricolore al Diavolo dopo undici anni d’attesa.

Giochi invernali

A livello di Olimpiadi, Pechino 2022 su neve e ghiaccio non è stata entusiasmante come Tokyo. Ma l’Italia s’è desta: con Arianna Fontana - oro e a medaglia per la quinta edizione di fila nello Short track - e la squadra mista trionfatrice nel Curling, ma anche con Sofia Goggia, argento nella libera da vanti a Nadia Delago, 23 giorni dopo il crac.

Attesa lunga

Il 2022 ha rotto anche degli incantesimi che duravano da tempo. Nel volley, ad esempio, l’Italia maschile di Fefè De Giorgi ha vinto un Mondiale atteso da 24 anni. Oppure nella MotoGp, con Pecco Bagnaia iridato con la Ducati nove anni dopo Valentino Rossi e a 50 esatti dall’altra accoppiata italiana firmata da Giacomo Agostini e Mv Agusta.

Ma l’Italia va forte anche in acqua, con lo squadrone del nuoto capace di chiudere terzo nel medagliere ai Mondiali di Budapest (22 allori) e poi di dominare gli Europei di Roma con 72 medaglie.

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