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Lo Cicero: «Dai fischietti bresciani sempre il massimo impegno»

Il presidente delle sezione Aia di Brescia alla fine del girone d'andata: «Coperte tutte le partite pur fra mille problemi»
Serena Traversi, una delle poche donne nella sezione Aia di Brescia
Serena Traversi, una delle poche donne nella sezione Aia di Brescia
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«La nostra delegazione provinciale non ha mai dovuto rinviare partite di campionato per carenza degli arbitri. Solo un problema di carattere informatico, infatti, ha fatto slittare la prima giornata di un campionato, ma per il resto - anche grazie alla collaborazione con le sezioni di Chiari e Lovere, che coprono poco meno del 30% delle partite - è sempre andato tutto per il meglio».

Così Alessandro Lo Cicero, presidente della sezione Aia di Brescia, chiude simbolicamente il girone d’andata dei campionati giovanili. Una fase di campionato iniziata tra grandi difficoltà, ma conclusa senza particolari intoppi. «Inutile nasconderci, negli anni il numero di arbitri a disposizione della nostra sezione è calato ed il Covid ci ha dato un duro colpo. Malgrado ciò, la nostra sezione è riuscita a far fronte agli impegni presi: ha iniziato la stagione un po’ con il fiatone, poi si è ripresa».

Come avete risposto a questo momento difficile?
«Abbiamo chiesto qualche sforzo ai nostri associati. Ci sono osservatori che sono tornati ad arbitrare sfruttando una norma che prima non veniva applicata, ci sono tanti arbitri che ogni settimana dirigono anche tre partite (sabato pomeriggio, domenica mattina e pomeriggio) ogni fine settimana, anche qualche arbitro o assistente delle categorie nazionali ha dato il suo contributo. Però rispetto all’inizio del campionato va meglio: dobbiamo dire grazie a tutti, ma un plauso particolare va ai più esperti, che in questo periodo hanno fatto un po’ da traino facendo gruppo con i più giovani».

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Come mai?
«Chi aveva superato gli ultimi corsi e poi non aveva praticamente mai diretto una gara, non poteva farlo che tra i Giovanissimi. Diciamo che i meritevoli hanno fatto presto il salto in avanti, la qual cosa ci ha consentito di poter sempre coprire ogni gara al meglio».

Quante partite dovete coprire ogni settimana?
«Sono circa 200, ma noi abbiamo circa 160 arbitri effettivi, ovviamente non sempre tutti a disposizione, anche perché essendo sempre tutti impegnati con una frequenza notevole, il rischio di infortuni è dietro l’angolo».

I nuovi corsi?
«Ne abbiamo appena concluso uno, grazie al quale abbiamo anche portato a circa dieci il numero di arbitri donna all’interno della nostra sezione. Nei primi mesi dell’anno ne faremo un altro (chi è interessato può rivolgersi alla mail brescia@aia-figc.it), ma soprattutto con la collaborazione della delegazione provinciale della federcalcio stiamo iniziando a programmare un corso per i ragazzi fra i 14 ed i 17 anni che già sono tesserati come giocatori, ma vogliono anche cimentarsi con il fischietto. Tutto questo lavoro ci dovrebbe consentire di presentarci al via della prossima stagione con un organico più ampio. Ma è un progetto che va anche nell’ottica di provare a cambiare la cultura sportiva delle nostre società, oltre a far conoscere meglio il regolamento del gioco del calcio ai giovani giocatori».

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