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Germani, Magro: «A Trieste un passo indietro che ci ha caricati»

Il commento del coach della Germani dopo la vittoria di ieri con il Napoli
Alessandro Magro, coach della Germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
Alessandro Magro, coach della Germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
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La lista delle dediche di coach Alessandro Magro, che ha colto la propria prima vittoria in serie A in qualità di head coach della Germani Pallacanestro Brescia contro il GeVi Napoli, è piuttosto lunga. Anche se specifica: «Non sono le finali di Eurolega, è semplicemente un successo casalingo, ottenuto comunque contro una squadra che stimo e rispetto».

«Roll the credits», dunque: «Questo risultato è per Mauro Ferrari, che ha sempre creduto in me e nel progetto. È per lo staff che lavora con me tutto il giorno. È per i miei giocatori. Che dopo la gara, nello spogliatoio, mi hanno accolto in un modo speciale, che ricorderò per sempre. È per la mia famiglia e soprattutto per mia moglie. Voglio sottolineare che su di me non c’è mai stata la pressione della società. Ma questi primi giorni di campionato sono stati difficili».

L’allenatore fiorentino avrebbe voluto vincere a Trieste anche per aggiungere una dedica speciale al padre, che il giorno di quella partita compiva gli anni. Invece, l’allenatore il «regalo» l’ha fatto a sé stesso: giovedì scorso ha spento 39 candeline. «Napoli ha un potenziale offensivo di livello - afferma ancora il coach -. Ma noi abbiamo vinto questa gara anche grazie a un approccio corale positivo, e con percentuali e numeri in netto miglioramento. Quando i nostri avversari sono passati a condurre, siamo stati più bravi del solito a crederci. E quando la difesa dei partenopei ha alzato l’intensità su Della Valle, il nostro principale terminale offensivo, siamo stati in grado di trovare soluzioni alternative, sfruttando anche la vena realizzativa di Petrucelli. Dobbiamo abituarci. Ogni avversario cercherà di fare di tutto per limitare Amedeo».

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Nonostante la Germani abbia vissuto ancora un black-out, quest’ultimo «è durato di meno, e non ha coinvolto contemporaneamente attacco e difesa, come altre volte era capitato. Se a Trieste avevo parlato di un passo indietro, mi piace pensare che ci sia servito per caricarci e fare uno scatto avanti. È solo una vittoria, ma ci dà fiducia. E l’apporto del pubblico è stato fondamentale».

«Avevamo un immenso bisogno di questa vittoria - afferma Mitrou-Long -. Basta osservare il campionato per capire che ogni squadra può fare risultato virtualmente contro tutti. Abbiamo ottenuto il successo grazie alla cura del dettaglio e al coinvolgimento di tutti i giocatori. I miei 29 punti? Mi sento in ottima forma. Il sostegno del pubblico mi ha aiutato molto».

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