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Disturbi alimentari, Ferrari: «Il cibo? Non privarsi di nulla»

La ginnasta bresciana, medaglia d'argento a Tokyo, intervenuta a Trento ha raccontato come ha superato i suoi problemi di alimentazione
Vanessa Ferrari al Festival dello sport di Trento - Foto tratta dal profilo Instagram ferrarivany
Vanessa Ferrari al Festival dello sport di Trento - Foto tratta dal profilo Instagram ferrarivany
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«La cosa migliore è non privarsi di niente: non abbuffarsi, ma non fare del cibo un problema. Non bisogna alimentarsi seguendo diete improvvisate o informarsi sui social, se si vuole essere seguiti, ci si rivolge a un medico».

Vanessa Ferrari durante la finale in corpo libero alle Olimpiadi di Tokyo 2020
Vanessa Ferrari durante la finale in corpo libero alle Olimpiadi di Tokyo 2020
Così la ginnasta bresciana Vanessa Ferrari, medaglia d'argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, intervenuta al Festival dello sport di Trento, raccontando di come ha superato i problemi legati ai disturbi alimentari. «Ognuno ha il suo fisico, e deve essere così. Bisogna alimentarsi correttamente in base a ciò che si fa; privarsi del cibo è peggio», ha aggiunto.

«Tutta la mia carriera è stata fatta di vittoria e delusioni, e poi di ripartenze da zero. E ogni volta non è mai facile riprendere». L'atleta ha raccontato l'intera carriera, gli infortuni e gli ultimi giochi olimpici, precisando come a «Tokyo non ero convinta dell'argento». «Quando ho finito l'ultima diagonale ho pensato di avercela fatta a fare tutte le parti artistiche e interpretare la musica. Sapevo di meritarmi la medaglia, ma non sapevo quale colore avrebbe scelto la giuria. Io però sapevo di non poterlo fare meglio di così», ha spiegato la ginnasta. 

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