L’1 luglio torna il Trofeo Città di Brescia: attesi 177 corridori

Il Trofeo Città di Brescia torna martedì 1 luglio con la sessantaduesima edizione, confermandosi uno degli eventi più attesi del calendario ciclistico cittadino. La storica gara in notturna, dedicata a Rino Fiori ed Emilio Volpi, vedrà al via 177 corridori di 35 squadre, con una partecipazione internazionale mai così ampia.

La gara, che si snoderà lungo un percorso di 121,8 chilometri e articolato in 21 giri, partirà alle 20.15 dal castello e attraverserà il centro cittadino. Presentato questo pomeriggio a Palazzo Loggia, il trofeo è stato definito un «orgoglio per Brescia» da istituzioni e protagonisti del mondo sportivo. A fare gli onori di casa ci ha pensato l’assessore allo Sport, Alessandro Cantoni, che ha sottolineato: «Il Trofeo Città di Brescia è uno degli appuntamenti più attesi della nostra città. Sappiamo quanto lavoro e passione ci siano dietro: per noi è un grande vanto e un onore patrocinare un’edizione così importante».

Dopo di lui è stato il turno di Fermo Fiori, presidente del G.S. Città di Brescia Asd. «La mia speranza è quella di ripeterci – ha esordito –: sarebbe già un successo, far meglio di così però è difficile. Organizziamo questa corsa da quasi trent’anni e ci ha dato tante soddisfazioni, sia a noi che alla città. Quest’anno ci saranno diversi corridori stranieri, speriamo di poter continuare questa storia di successo».

Tra i tanti presenti, oltre a Stefano Pedrinazzi, presidente Crl Federazione Ciclistica Italiana e Paolo Zanesi, presidente del Comitato Provinciale di Brescia, anche i nomi di spicco che hanno fatto grande il ciclismo bresciano come Martinelli, Manza e Perani che hanno sottolineato l’importanza dell’appuntamento, oltre a ricordare aneddoti delle gare di un tempo. Sarà una notte di sport, passione e storia, impreziosita dalla diretta televisiva di Teletutto, che anche quest'anno accompagnerà il pubblico a casa nel cuore della gara. Le nostre telecamere racconteranno ogni momento, ogni attacco e ogni emozione di una corsa che è ormai parte della memoria collettiva bresciana.