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Calcioscommesse: per Conte accusa di frode sportiva

Ai tempi in cui l'attuale ct della Nazionale allenava il Siena di B il Brescia chiudeva con la retrocessione un campionato in serie A
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È di frode sportiva l’accusa mossa al ct della Nazionale Antonio Conte nell’avviso di chiusura delle indagini della Procura di Cremona per fatti del periodo in cui Conte era allenatore del Siena. Cade quindi l’associazione a delinquere, ipotesi di reato con cui era stato inizialmente iscritto nel Registro degli indagati.
 
Il procuratore di Cremona Roberto di Martino, chiudendo le indagini sul calcioscommesse, ha contestato l’associazione a delinquere, tra gli altri, al giocatore della Lazio Stefano Mauri, all’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, nonché all’ex attaccante della Nazionale Beppe Signori.
 
Ai tempi in cui Conte allenava il Siena - stagione 2010/2011, in serie B - il Brescia giocava in A e chiuse il campionato con la retrocessione.
 
Il tecnico pugliese, con altri indagati, è accusato di aver accettato «l’offerta o la promessa, e comunque» di aver compiuto «atti, anche fraudolenti, diretti ad ottenere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento dell’incontro di calcio Novara-Siena dell’1-5-2011, terminato 2-2, e comunque un risultato conforme alle scommesse effettuate».
 
«In particolare l’allenatore del Siena Conte - è scritto nell’avviso - comunicava ai giocatori del Siena che era stato raggiunto dalle squadre l’accordo sul pareggio, così condizionando, anche in considerazione del ruolo di superiorità nei confronti dei calciatori della sua squadra... il risultato».
 
Al tecnico della nazionale è contestata anche la partita Albinoleffe-Siena del 29-5-2011. «Stellini, allenatore in seconda del Siena, di comune accordo con dirigenti ed allenatori della squadra, già subito dopo la partita di andata Siena-Abinoleffe dell’8-1-2011, vinta dal Siena per 1-0, chiedeva a Carobbio e a Terzi, giocatori del Siena, quest’ultimo in buoni rapporti con Bombardini dell’Albinoleffe, di prendere un accordo, di comune utilità, diretto a "pilotare" il risultato della partita di ritorno».
 
«Alcuni giorni prima della partita di ritorno, quando all’ultima giornata di campionato di serie B il Siena - scrive il procuratore di Cremona Roberto di Martino - aveva già conquistato la promozione in serie A, laddove all’Albinoleffe occorrevano punti per accedere ai play off, aveva luogo una riunione tecnica alla quale erano presenti l’allenatore Conte Antonio, il vice allenatore Alessio Angelo, il collaboratore tecnico Stellini, il preparatore dei portieri Savorani e l’intera squadra del Siena, in occasione della quale, anche a seguito del "benestare" di Conte, veniva presa la decisione definitiva di lasciare la vittoria all’Albinoleffe, nell’ambito di un contesto in cui si teneva conto anche del risultato della partita d’andata, vinta dal Siena».

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