Vincenzi gioca Monza-Brescia: «Corini può essere l’uomo in più»

«Monza-Brescia ha due strade: o essere una partita bellissima, oppure bloccata e molto tattica. Io so una cosa: che l’uomo in più delle rondinelle può essere Eugenio Corini. E se dovesse arrivare una vittoria, viste le avversarie delle ultime tre gare (Spal, Cittadella, Reggina, ndr) può pensare di salire direttamente in A». Francesco Vincenzi non è solo un doppio ex della sfida di lunedì sera, è anche (e soprattutto) un bresciano di Bagnolo Mella, proprio come l’allenatore biancazzurro. Ed è quindi inevitabile che la bilancia del tifo penda verso il Brescia, nonostante la stima e l’ammirazione per il lavoro che dall’altra parte sta facendo Stroppa.
La scossa
«Guardando la classifica di entrambe - commenta l’ex attaccante ora allenatore del Casaloldo, formazione mantovana di Terza categoria ormai a un passo dalla promozione in Seconda - quello di lunedì sera è il crocevia della stagione. Sono due squadre che si somigliano, forse il vantaggio in più a livello morale può nascere dal fatto che il Brescia ha cambiato allenatore e soprattutto ha preso uno come Corini. Sia chiaro, resto del parere che Inzaghi abbia fatto bene, ma quando va via un allenatore e ne arriva un altro la scossa c’è sempre». Se poi è bresciano... «Eugenio sa già cosa vuol dire vincere, ma anche perdere qui. Conosce lo stato d’animo dei tifosi, è ben consapevole di cosa si aspettino da lui e dal gruppo e inevitabilmente vuole dare tutto per non deluderli: può davvero essere l’uomo in più lunedì sera. Dovrà fare attenzione però al Monza, perché è vero che le squadre di Stroppa lasciano giocare, ma sanno far molto male. Tra l’altro Giovanni sta ottenendo risultati in una piazza non facile, con la società che si aspetta molto da lui».

La chiave
In una partita dall’equilibrio incerto e dalla posta in palio altissima, secondo Vincenzi la chiave è una: «Badare al sodo. A questo punto della stagione non serve giocare bene, ma conquistare i tre punti, andare al sodo col carattere senza tanti fronzoli. Perché lunedì chi sbaglia meno vince». Che Monza-Brescia sia una supersfida non ci sono dubbi, che manchi da una parte e dall’altra il bomber anche. Capocannoniere dei biancorossi è Valoti con 10 centri, dall’altra parte c’è Moreo a 9. Non proprio due goleador. «In effetti manca il vero uomo da doppia cifra, il Coda del Lecce giusto per fare un esempio. Monza e Brescia sono riuscite comunque a costruire la loro fortuna, ma la punta forte serve non solo per le reti, ma pure per i compagni che sanno di avere un terminale offensivo per far salire la squadra. Inevitabile che poi ti devi affidare ai trequartisti, agli attaccanti esterni, agli inserimenti dei centrocampisti per provare a scardinare la difesa avversaria».
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Pochi tifosi
Quello che proverà a fare Corini, con un Brescia che avrà l’appoggio solamente di circa 700 tifosi, i quanto non sono stati concessi più biglietti ai supporters biancazzurri, nonostante l’enorme richiesta. «È un peccato che siano così pochi - conclude Vincenzi - conosco lo stadio di Monza, ha degli spazi decisamente ampi, non capisco perché si sia arrivati a questa decisione. Veniamo tutti quanti da due anni di pandemia con tanto di stadi vuoti, bisognerebbe fare di tutto per riportare la gente sugli spalti e far tornare loro la voglia di esserci. Invece...».
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