Brescia, Gori e Balestrero: «Corini ci trasmette tanta passione»

Gli auguri di Natale di papà e mamma alla fine del video «Keeper», trasmesso durante la cena di Natale, gli hanno fatto scendere una lacrima. «Anche se ho la fortuna di vederli praticamente ogni giorno», racconta Stefano Gori, il ragazzo di via Cremona chiamato a difendere i pali dell’Union Brescia. «Ma vederli in video spendere quelle parole per me è stato emozionante».
Primi bilanci
Lunedì si chiude il girone di andata con l’Inter Under 23 e in qualche modo diventa anche tempo di bilanci. Personali e di gruppo. «Credo che il mio campionato fino ad ora sia in linea con ciò che mi aspettavo, con partite in cui sono stato chiamato più volte in causa e altre meno. Per quanto riguarda il gruppo invece posso dire con certezza che l’atteggiamento è sempre stato giusto: abbiamo lavorato al massimo, senza mai risparmiarci. Poi magari i risultati non sono sempre arrivati, ma adesso siamo pronti e concentrati per affrontare l’Inter. E se Santa Lucia ci ha portato i tre punti con la Dolomiti Bellunesi, magari Babbo Natale ce li dona lunedì».
Con Eugenio Corini in panchina, al suo esordio al Rigamonti. «Quando si arriva a un cambio di allenatore è una sconfitta di tutti; in Corini e nel suo staff ho trovato persone molto preparate, che amano il loro lavoro, che vogliono trasmettere passione tramite il lavoro. Gli avversari? Il gruppo non deve guardare al Vicenza, al Lecco, ma solo a se stesso, affrontare tutte le partite come abbiamo fatto domenica e tenendo l’atteggiamento giusto potremo dire la nostra».
Il capitano

Passa dalle mani di Gori, dai piedi di capitan Davide Belestrero, dalle parole di entrambi. «Dal primo giorno in cui è nata questa avventura stiamo facendo l’impossibile per dare soddisfazioni alla piazza, a chi ci segue. È un percorso che può rappresentare qualche passaggio a vuoto ma ci sta: questa è una squadra che lavora forte e potrà togliersi soddisfazioni». La maglia pesa, Balestrero lo sa, «ma so anche che indossare la fascia significa essere guida per il gruppo, tornare avendo dato tutto. Poi so che essere capitano di questa squadra è una responsabilità, ma io la sto vivendo con il massimo dell’orgoglio»
Se Balestrero guarda per un attimo a se stesso, ammette: «Non sono ai livelli a cui ero abituato, ma nella vita di un calciatore ci sono momenti altalenanti. C’è solo un modo per crescere: lavorare duro». E il gol manca? «Beh, sarebbe servito nelle ultime settimane e a me che comunque qualcuno lo segno. Manca, sì». Intanto a chiederglieli da una settimana c’è Eugenio Corini. «È un motivo di orgoglio avere un allenatore come lui che da giocatore ha vestito maglie prestigiose e giocato ad altissimi livelli. Lo stiamo seguendo in tutto, il gruppo gli ha dato massima disponibilità come è giusto che sia. Su cosa stiamo lavorando? Sull’Inter, nel senso che di tempo ce n’è poco. E noi dobbiamo fare più punti possibile».
Il diesse

(di Fabrizio Zanolini)
Anche Andrea Ferretti tira le somme dei primi 150 giorni di Union Brescia. Il direttore sportivo schiaccia il tasto «rewind» e rivede immagini nella mente. «Cinque mesi intensi, emozionanti. Di alti e di bassi, ma emozionanti. Cinque mesi in cui si sono poste le basi, grazie al presidente Pasini e a tutti i soci che hanno aderito a questo progetto, per fare cose importanti. Ora speriamo di regalare ai nostri tifosi qualcosa di speciale in questo girone di ritorno in cui io confido molto». Con l’aiuto e la spinta di una passione ritrovata: «Dall’interno respiriamo anche noi una grande coesione con tutto l’ambiente. E viviamo dell’entusiasmo che questa società forte ci dà non facendoci mancare nulla. Ed è per questo che sono convinto che questo gruppo di lavoro ci possa dare grandi soddisfazioni e ci permetta di sognare qualcosa d’importante».
Resta il rammarico per quelle tante, troppe assenze che hanno penalizzato la squadra: «Ormai credo che non sia più tempo di guardare indietro. Poter recuperare già a gennaio qualcuno dei nostri tanti infortunati mi dà fiducia. Questa squadra al completo può essere una squadra davvero forte. Ma c’è un mercato alle porte dove la società farà sicuramente qualcosa, ci faremo trovare pronti per alzare ancor più l’asticella. Ma ripeto: questo gruppo ha già in sé tanti valori e nel ritorno li dimostrerà». Cosa si aspetta Ferretti sotto l’albero? Il diesse sorride: «Di fare risultato lunedì contro l’Inter e chiudere l’anno nel migliore dei modi. Poi, dopo la sosta, si ricaricano le batterie per un ritorno che ci deve vedere protagonisti».
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