Calcio

Fogliata e Silvestri: «Momento complicato? No. I tifosi ci caricano»

I due giocatori dell’Union Brescia nella sede bresciana della Vi.Bi: «Gli infortuni sono rischi del mestiere, specie quando spingi tanto. Sentiamo una responsabilità importante»
Luigi Silvestri e Riccardo Fogliata - © www.giornaledibrescia.it
Luigi Silvestri e Riccardo Fogliata - © www.giornaledibrescia.it
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Uno si è messo alle spalle un calvario lunghissimo: «Ora finalmente sto bene: otto mesi ai box sono tanti, ma mi sto riprendendo e vivo questo momento con entusiasmo». L’altro è invece alle prese con il primo infortunio muscolare in carriera: «Non ne ricordo altri: nulla di che, ma monitoriamo le evoluzioni di giorno in giorno, senza forzare». Riccardo Fogliata e Luigi Silvestri, il giovane e l’esperto. Due dei protagonisti dell’Union Brescia hanno fatto visita alla sede bresciana della Vi.Bi, una delle tante aziende partner della società di Pasini.

Gli stop

Silvestri e Fogliata con Virgilio Bidasio - © www.giornaledibrescia.it
Silvestri e Fogliata con Virgilio Bidasio - © www.giornaledibrescia.it

Ad accompagnarli Virgilio Bidasio, presidente dell’azienda di Piancogno, che peraltro trova espressione nel comitato esecutivo attraverso il consigliere delegato Palo Gheza. Proprio Bidasio, nel fare gli onori di casa, resta sul tema infortuni: «C’è una ragione dietro agli stop di questo avvio di stagione?». I due rispondono in coro: «Parliamo di problemi di lieve entità, rischi da mettere in conto se in allenamento spingi tanto».

Risultati e ambiente

Silvestri, il più navigato, analizza il momento: «Non lo reputo complicato: veniamo comunque da tre pareggi, non da tre sconfitte». Poi si vira sul suo arrivo a Brescia: «L’ho voluto fortemente, anche a costo di rinunciare a qualcosa. Sono a completa disposizione di Diana, anche spero di potermi mettere in mostra pure sul centro-sinistra. In quel ruolo ho costruito la mia carriera: sono un centrale vecchio stampo, di temperamento, anche se a volte mi becco dei gialli che non meriterei (ride, ndr)».

Fogliata, unico raccordo tra vecchio e nuovo Brescia, dice di respirare «molto più entusiasmo», che si sente «orgoglioso, ma non ancora un simbolo», anche se restare a lungo in questa società è un sogno che culla con il dovuto equilibrio. Il pensiero dedicato ai tifosi è unanime: «Sentiamo tutti una responsabilità importante, ma per noi giocare al Rigamonti è uno stimolo e non un limite». Proprio per questo bisogna renderlo al più presto un fortino.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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