Calcio

Union Brescia, Diana: «Voglia di confrontarci col Vicenza»

«Se mi sento protetto dalla società? Assolutamente sì. Avete avuto per anni un presidente che vi ha trattato male, ora c’è un presidente gentile», ha aggiunto durante la conferenza pre-partita
L'allenatore dell'Union Brescia Aimo Diana - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
L'allenatore dell'Union Brescia Aimo Diana - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Dopo il pareggio con l’Ospitaletto che ha lasciato strascichi e che per essere metabolizzato ha avuto bisogno di una serie di confronti interni in casa Union Brescia, è tempo di big match contro il Vicenza. Alla vigilia della partita con la super capolista, Aimo Diana si presenta molto serioso con una gran voglia di difendere e proteggere la sua squadra, ma anche di mandare qualche messaggio rispetto agli strascichi di cui sopra. Le parole post Ospitaletto di Giuseppe Pasini erano state «un caso». Tra le altre cose il tecnico non ha gradito come le dichiarazioni del presidente siano state raccolte (si rivolge alla stampa dicendo: «Non ho visto nessuno mettere microfoni sotto al naso del presidente dopo che mercoledì è stato al campo»). E poi puntualizza: «Il progetto è triennale, non annuale come qualcuno lo fa passare».

Previsioni

«Sarà una bellissima partita – è a ogni modo l’esordio in conferenza – e abbiamo grande voglia di disputarla. I ragazzi si sono allenati bene, molto bene. Mi aspetto una prestazione migliore rispetto all’ultima ovviamente. Affrontiamo i migliori come dicono i numeri e noi abbiamo voglia di confrontarci per tutto».

Non sarà però un confronto alla pari rispetto alle armi a disposizione date le tante assenze (ancora out Vido e Giani): «Voglio un bene dell’anima ai miei ragazzi, sono molto legato a loro e so sempre quello che mi danno…Sono la squadra più forte che ho allenato. Però è ovvio che avremmo sperato di avere più armi. Ma è anche vero che conta il qui e ora come emerge spesso anche dai colloqui con il nostro psicologo Visini…Su questo dobbiamo concentrarci. E forse siamo inferiori sulla carta, ma non sotto altri aspetti. I rapporti di forza non sono così distanti. Al Vicenza diamo atto di un percorso quasi netto rispetto a quello degli altri, noi compresi. Ma ripeto: possiamo confrontarci con loro».

A Vicenza Diana rimediò il suo primo e unico esonero in carriera: «A Vicenza non partimmo bene e certamente non ho avuto la capacità di incidere su una squadra che era stata anche da me costruita. La colpa certamente è stata la mia: non sono riuscito a farla rendere come avrebbe meritato una squadra così. Da quell’esperienza sono ripartito con grande entusiasmo e anche con tante riflessioni».

La squadra

Su un possibile cambio modulo: «Non penso sia una partita nella quale pensare di stravolgere tante cose. Sarà importante cercare di tenermi qualcosa anche in corsa. Posso solo dire che qualcosa abbiamo provato a cambiare per cercare di avere più soluzioni offensive».

È stata una settimana di colloqui: «La mia è una squadra matura, anche d’età. Non è servito andare oltre. Non serve crearsi ulteriori pressioni. Siamo andati a capire come e perché non abbiamo fatto una buona partita. Una partita nella quale comunque abbiamo avuto le nostre occasioni. Da qui dobbiamo ripartire. Vero che affrontiamo una squadra quasi imbattibile, ma io sono sicuro che anche loro hanno grande rispetto di noi. Dieci punti di distacco dal Vicenza ci sono e bisogna prenderne atto, anche se magari il distacco sarebbe potuto essere inferiore. Ma c’è, appunto. Il progetto è triennale, anche se qualcuno lo fa sembrare annuale. Di certo non siamo in grado di vincere tutte le partite, ma sappiamo cosa vogliamo costruire: ed è una squadra molto competitiva e che può esserlo anche con tante defezioni».

In settimana c’è stato anche l’incontro con Pasini: «Se mi sento protetto dalla società? Assolutamente sì. Devo essere sincero: avete avuto per anni un presidente che vi ha trattato male, ora c’è un presidente gentile che vi tratta bene…Siete stati bravi a mettergli un microfono sotto il naso a caldo, ma non c’era nessuno a farlo dopo il confronto di mercoledì…».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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