Stadio e Consiglio federale: il Brescia e la settimana dei passi ufficiali

Oggi, 30 giugno, non è soltanto il giorno che separa la fine di una stagione sportiva dall’inizio della successiva, ma anche quello nel quale può verificarsi il primo atto formale per spezzare la catena che tiene ancora legati Brescia e Massimo Cellino. Intanto: un pensiero per i 13 dipendenti del Brescia «in chiusura» per i quali oggi terminerà lo stato di ferie forzate in cui erano stati posti. Per tutti loro, anche in attesa di capire se almeno per qualcuno ci potrà essere spazio nella nuova realtà, sono ore d’angoscia: arriverà la lettera di licenziamento?
Fase
Più in generale, il momento non è solo di passaggio, ma decisivo per provare a far arrivare a compimento quel progetto di rinascita del Brescia calcio che per ora può ancora e solo essere immaginato e ricostruito attraverso i flussi di indiscrezioni, ma la cui riuscita - questa è la sola cosa che conta - nessuno mette in discussione. Anche se la voglia di partire e di mettere a terra idee e sinergie, si scontra contro il tempo - molto poco - e il timore di trappole e trappoline celliniane. Già, Massimo Cellino che sulla scena si muove come un fantasma e col quale però occorre fare i conti: è il «messaggio» che l’imprenditore sardo ha fatto arrivare sia al Comune che a Giuseppe Pasini provvedendo al pagamento della prima di due rate insolute per l’utilizzo del Rigamonti.
Cellino vuole essere coinvolto nel processo di accompagnamento alla porta dello stadio. Inutile nascondersi: tutta la vicenda della concessione è una grana (peraltro senza precedenti). Che spetta, senza se e senza ma, alla Loggia risolvere. Decidendo a esempio se forzare la mano (questa fino a ieri era l’intenzione) e procedere già oggi all’invio della revoca della concessione a Cellino qualora questi nel frattempo non avesse versato anche la seconda rata (si saprà stamattina) nella convinzione di poterlo considerare comunque inadempiente, o se invece attendere che giovedì il Consiglio federale sancisca l’esclusione del Brescia Bsfc dai giochi professionistici.
A quel punto la revoca potrebbe scattare proprio perché verrebbe meno, per il mantenimento in essere della concessione, il motivo di pubblico interesse.
Questa mattina ci sarà il punto con l’Avvocatura Civica per capire il da farsi. Ogni passo va pesato e soppesato con estrema perizia proprio perché c’è la spada di Damocle dei tempi strettissimi di cui sopra: occorre essere certi di mettersi al riparo da qualsiasi sorpresa ed occorre mantenersi lucidi perché sul fatto di poter generare apprensione nella controparte, Cellino va a nozze. Come detto, il tema stadio è di pertinenza della Loggia che peraltro questa mattina avrà anche un confronto con esperti del settore per capire come la manutenzione del prato del Rigamonti possa riprendere (Cellino l’ha fatta interrompere e anche per questo ha ricevuto una diffida) e a quali costi da inserire nel complesso dei conti da fare con l’attuale proprietario del Brescia. Poi però c’è che l’affaire relativo a strutture e migliorie approntate e apportate negli anni dall’imprenditore sardo sono (anche) temi di Pasini che ora deve valutare se sia il caso, pur controvoglia, di vedersela con Cellino per capire cosa e quanto questi voglia o rivendichi in soldoni. Uno snodo cruciale.
Per quanto, ribadiamo, al primo posto tra le priorità ora ci sia lo «sminamento» della questione concessione che poi, transitoriamente, sarebbe sostituita da un accordo ponte di un anno con il nuovo soggetto sportivo col quale ci sarebbe già anche un accordo di massima relativamente all’entità del canone di locazione. Nel frattempo Pasini lavora alla nuova compagine societaria. O per meglio dire alla struttura di supporto al suo progetto.
L’industriale valsabbino, reduce da una settimana di incontri con suoi colleghi, ha incassato dei sì importanti e altri (come a esempio da parte di A2A) si aspetta di incassarne presto illustrando sia il progetto che le «regole d’ingaggio». Intanto, questo può essere un 30 giugno da consegnare alla storia. Per quanto sia una storia al contrario.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.