Calcio

Serse Cosmi: «Che emozione sarà salire sul palco a Brescia»

L’ex allenatore delle rondinelle il 21 e 22 ottobre al teatro Santa Giulia con lo spettacolo «Solo Coppi Temo»
Serse Cosmi
Serse Cosmi
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Il giorno in cui Serse Cosmi ha deciso di salire su un palco per raccontare di sè, della sua vita di uomo prima che di allenatore, sperava di poter approdare a Brescia con il suo «Solo Coppi Temo». Detto fatto.

L’ex tecnico delle rondinelle sarà in città al teatro Santa Giulia martedì 21 e mercoledì 22 ottobre (i biglietti per lo spettacolo, fuori abbonamento, sono già disponibili online su www.liveticket.it). Coppi al centro del titolo, Coppi in fondo filo conduttore del racconto (il padre, altro punto cardine dello spettacolo, quasi fosse lo spettatore principale, lo chiamò Serse in omaggio al fratello del Campionissimo) in cui esce un Cosmi a 360 gradi: allenatore, commentatore sportivo, amante della musica - sul palco con lui Giovanni Guidi - figlio e sua volta padre. In un’unica parola: uomo. Con una serie di vissuti e di aneddoti che scivolano via in un racconto avvincente e appassionante.

«Quando ho intrapreso questo percorso - racconta Cosmi - Brescia era senza dubbio uno dei posti in cui volevo approdare, perché sono molto legato alla città, alla gente e credo racconterò cose che saranno colte e capite in maniera particolare». Cinque fino ad ora gli spettacoli, il primo nella sua Perugia e l’ultimo in ordine di tempo ad Arezzo, «con risposte dal pubblico superiori alle attese. Il comune denominatore è dato da due parole: emozione e sorpresa. Emozione perché si viene a creare, sorpresa perché visto il mio ruolo per oltre 30 anni nel mondo del calcio la gente si aspetta che parli tanto di pallone, di aneddoti del campo. Ovviamente ci sono, penso ai passaggi su Cantona e Maidiregol, ma emergono anche tanti altri fattori: mio padre, la mia famiglia, l’origine del mio nome, il mio vissuto fuori dal campo. Non è uno spettacolo di aneddotica, ma si sviluppano otto capitoli in cui si spazia tanto».

«Solo Coppi Temo» nasce ovviamente dall’idea di Cosmi, ma anche dalla spinta di Alessandro Riccini Ricci. «Il progetto - racconta il coautore - prende il via da un’intuizione: ovvero che Serse non sia solo uomo di calcio, ma anche un fantastico narratore di storie, con la propensione al saper stare sul palco. Lui è partito dal torneo dei bar per arrivare fino ai preliminari di Champions, dal fango all’erba di San Siro: da qui la spinta a raccontare non solo quel calcio, ma l’Italia di quegli anni, dal Cosmi bambino a quello protagonista negli stadi e in tv. E lui sta trovando l’adrenalina della panchina salendo sul palco».

Così sarà anche a Brescia, piazza che continua a seguire. Ora, dopo l’arrivo del progetto di Pasini, con grande curiosità. «La sensazione è che tutto fosse molto strano prima, passione e fede si stavano perdendo per via delle tensioni. Ora vedo un rinnovato entusiasmo, che prescinde dalla categoria e mi pare che la gente stia ritrovando quell’attaccamento fondamentale. Risalire non sarà semplice, la serie C è un campionato tremendo, ma l’affetto dei tifosi può davvero fare moltissimo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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