Brescia, Diana: «Momento brillante, ma occhio alle insidie della C»

Per Aimo Diana è una continua ricerca dell’equilibrio tra «emozione» e «senso di responsabilità»: «Essere l’allenatore del Brescia è speciale: cerco sempre di contenermi, ma dopo il terzo gol con il Renate sono entrato in campo anche io...». La sua Union vive un momento brillante: tre vittorie consecutive, prestazioni sempre più convincenti.
E domani (20.30) al Rigamonti arriva la Giana Erminio: «In questo momento abbiamo la sensazione di aver trovato la dimensione giusta: ci aspettano due partite in casa ed è chiaro che l’ambizione è riuscire a fare sei punti. C’è grande attenzione su di noi: siamo chiamati a confermarci, ed è giusto che sia così. Però io non dimentico che fino all’81’, una settimana fa, eravamo sotto. O che anche nell’ultimo weekend squadre molto attrezzate, come il Catania o l’Arezzo, sono cadute».
Le scelte di formazione
Il Brescia giocherà tre gare in una settimana. Diana annuncia delle rotazioni, «che sicuramente ci saranno». Resta solo da stabilire quando: «Devo valutare se farle da subito oppure no. In questo momento potrebbero giocare un po’ tutti, ma se si comincia a formare un gruppo squadra, che in genere dura quattro o cinque partite per via di infortuni e altri inconvenienti, è difficile andare a toccarlo. Arriverà comunque il momento di tutti, per questo è fondamentale che anche chi trova meno spazio si alleni al massimo».
Il tecnico non avrà Guglielmotti, fermato da una lesione muscolare: «In quella posizione abbiamo Cisco, o all’occorrenza Armati. Vesentini rientra, ma è stato fermo tre mesi e ha bisogno di ritrovare la forma. Discorso simile per Giani, che può giocare in quel ruolo, seppur con caratteristiche diverse: si allena con noi soltanto da una settimana, ha bisogno di un altro po’ di tempo.
L’avversaria e il pubblico

La Giana in estate ha battuto il Brescia in amichevole: «Non c’è desiderio di rivalsa, ma sono tornato su quella partita con i ragazzi, è stata utile per studiare i nostri prossimi avversari. Giocano a calcio, dovremo accettare che a tratti il pallino lo avranno loro».
Domani al Rigamonti sono attesi diecimila tifosi, gli abbonati hanno sfondato quota seimila. Continua a esserci entusiasmo attorno all’Union: «Ci stiamo abituando sempre più al passaggio da Salò a Brescia. Quello che ci premeva era far capire alla nostra tifoseria quanto volessimo lottare per questa maglia. E i miei giocatori hanno apprezzato gli applausi dopo la sconfitta contro l’Arzignano».
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