L’Union Brescia espugna Lecco ed è seconda: decide un gol di Spagnoli

Pazienza, forza e solidità. L’Union Brescia vince a Lecco attingendo a tutto il proprio repertorio di virtù. Non era scontato, per questo vale molto di più. Basta un gol di Alberto Spagnoli (0-1), ma il successo è ampiamente meritato, addirittura stretto per quello che aveva messo in campo la squadra di Diana.

Sono tre punti che pesano, e che colmano il divario che divideva le due squadre. Ora il Brescia è secondo, a meno sette dal Vicenza, che ha vinto anche oggi. Secondo successo consecutivo, il primo in un big match per i biancazzurri.

Le scelte iniziali

La scelta che Diana adotta per la fascia destra è la stessa di una settimana fa: Armati adattato e De Maria confermato sulla sinistra. L’emergenza è meno acuta, perché Cisco e Vesentini sono in ripresa e siedono in panchina, ma nessuno dei due è in grado di partire dall’inizio. Lo sarebbe Maistrello, che resta però fuori per la seconda gara consecutiva.

Davanti ci sono ancora Spagnoli e Cazzadori, Di Molfetta galleggia alle loro spalle. A proposito di esclusioni eccellenti, va in panchina anche il capitano Balestrero: in mediana tocca ancora a Zennaro e Mercati, dietro Diana non sacrifica i centimetri di Sorensen, che chiude il terzetto con Pasini e Rizzo.

Spagnoli si divora il vantaggio

Il Rigamonti-Ceppi è un catino che ribolle, l’intensità è subito molto elevata. Ma il Brescia è preparato mentalmente a questo approccio e non si lascia scalfire. Si viaggia ad alte frequenze, spesso a discapito della qualità: tanti errori tecnici, da una parte e dall’altra.

Dopo una dozzina di minuti, in questo caos più o meno controllato, il Brescia rischia di sbloccarla. Sponda aerea di Cazzadori per Spagnoli, che scivola alle spalle della difesa bluceleste e apre il piattone. Gran parata di Furlan, graziato dallo stesso Spagnoli sulla ribattuta, alta sopra la traversa.

Di Molfetta pericoloso

Cinque minuti più tardi è il turno di Di Molfetta. Cazzadori si accende dopo un pasticcio in costruzione di Tanco: cross basso per Spagnoli, che ripulisce palla per il sette dell’Union. Il quale fa tutto bene: tocco preparatorio e conclusione morbida, diretta all’angolino, disinnescata da un altro grande intervento di Furlan.

Fino all’intervallo non succede granché: il Brescia continua a trasmettere un’impressione di maggiore pericolosità (anche perché il Lecco non tira mai in porta), ma fatica a distillare nuove occasioni dalla solita fitta rete di passaggi. Lo fa solo con un inserimento di Mercati, che al 36’ spedisce fuori di testa su cross di Armati. Troppo poco per spettinare il Lecco.

La decide Spagnoli

Il Brescia percepisce che il sentiero battuto nel primo tempo lo possa condurre al vantaggio. E allora non cambia andatura, insiste e prova a mettere alle strette il Lecco. Una strategia che alla lunga (e nemmeno troppo) paga. De Maria batte una punizione dalla sinistra: lungo campanile per Armati, che devia in maniera un po’ casuale per Spagnoli. L’ex Padova è freddissimo sottoporta: spaccata che non lascia scampo a Furlan.

Il gol della partita ha origine da una palla inattiva, una risposta concreta ai frequenti appelli di Aimo Diana. Che si gode una vittoria pesantissima. E un finale da squadra matura: l’Union stravolge il proprio volto in attacco (dentro Giani e Maistrello), difende con grande compattezza, soffre senza sfaldarsi. Un grande passo avanti rispetto ai punti dissipati nelle scorse settimane.