Brescia, viaggio della speranza a La Spezia per la missione salvezza

Non è vero che se vuoi puoi e che attrai solo ciò che pensi perché altrimenti staremmo tutti vivendo la vita che sognavamo da bambini. Tuttavia, saper mantenere un certo atteggiamento e una certa postura di fronte a fatti e situazioni difficili, rappresenta un buon punto di partenza per cercare di uscirne: più si tengono lontane le frustrazioni, più energie si hanno in corpo e, soprattutto, in testa.
Pronostico «chiuso»
Perciò sì: questa sera l’anticipo della trentunesima di serie B propone per il Brescia una sfida a una squadra, lo Spezia, la cui vittoria è pagata a 1,50 mentre una pareggio o un successo delle rondinelle, sono dati rispettivamente a 4,10 e 6,40. Sulla carta dunque la partita del «Picco» è già decisa. Ma poi c’è il campo: e quale miglior occasione di una gara a pronostico «chiuso» e che capita nel momento di massima sofferenza, a 360°, delle rondinelle per giocarsela a cuore paradossalmente più leggero che in altre circostanze, mettendoci un po’ di forza della disperazione?
All’interno

Due settimane dopo la terribile botta di Frosinone il Brescia si rimette in viaggio. Alle spalle, due settimane che sono state anche l’occasione per un po’ di rese dei conti interne, per parlarsi più francamente e per vuotare il sacco delle recriminazioni, anche nei confronti della società. Ribadiamo un concetto già espresso: l’importante è che sia stata varata un’alleanza «di scopo» che consenta di fare di tutto per condurre la barca in porto. Poi, c’è tutta un’altra serie di argomenti da affrontare a tema futuro tra gli oltre 3 milioni di euro che Cellino dovrà versare di tasca propria per arrivare a fine stagione mentre il domani è tutto un programma, compresa una trattativa per cessione de club avvolta tanto da mistero quanto da riservatezza.
Viaggio della speranza
Tutte questioni che «si tengono» e che hanno tanto a che fare col mantenimento della categoria. Con una missione che somiglia a un viaggio della speranza: una squadra che ha vinto 2 delle ultime 23 partite, ora è chiamata a mettere insieme (almeno) l’equivalente punti di 4 successi in 8 gare. Per fortuna il calcio non è (solo) proiezioni matematiche. Soprattutto in certi momenti, quando con lo spirito di sopravvivenza, si può diventare capaci di tutto. Peccato che il Brescia arrivi a stasera con un Cistana in più, ma accorciato davanti. Tuttavia, lo spettro della zona retrocessione diretta qualora al Picco (non sarà tutto esaurito, ma solo la curva di casa ha più di 6.000 abbonati...) andasse male e anche sugli altri campi finisse storta, deve spingere ad andare oltre a ogni pensiero, a fuggire dalla razionalità.
Vero che in tutta la stagione lo Spezia – lo scorso anno era nella situazione del Brescia e che ora è ancora in corsa per il secondo posto – in casa ha perso solo una volta (col Catanzaro), ma in generale è vero che gli uomini di D’Angelo vengono da un periodo con solo un vittoria (col Pisa) nelle ultime sei partite. E manca un uomo assist come Salvatore Esposito. Non è vero che se vuoi puoi: ma di sicuro pensare di potercela fare, in qualche modo, aiuta a gettare le basi per riuscirci.

Ultime di formazione
Bjarnason e Olzer non recuperano e restano a casa al pari di Galazzi. Probabile vedere un Brescia ancora col 3-5-2 avendo Cistana, al rientro dopo oltre due mesi d’assenza per l’infortunio al ginocchio, come braccetto destro con Jallow a sinistra del centrale Adorni. Ballottaggio Besaggio-Bertagnoli in mediana, così come tra Nuamah e D’Andrea come quinto di sinistra. Borrelli e Moncini tandem d’attacco. Circa 500 i tifosi bresciani attesi.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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