Calcio

Per il Brescia più di un big match: a Pisa è da dentro o fuori

Per continuare a inseguire il sogno della promozione diretta serve un colpo alle 19 all’Arena Garibaldi
Trequartista: la  nuova «vita» di Lèris - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Trequartista: la nuova «vita» di Lèris - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Prima o poi doveva succedere ed è successo. Questa volta i pronostici sono stati rispettati e quelle lassù hanno fatto il loro dovere: Cremonese e Lecce si sono tenute, e hanno cementato, rispettivamente primo e secondo posto e anche il Benevento (aggancio a Brescia e Monza a quota 57 sempre con una partita da recuperare) ha fatto il suo con la Reggina. Morale della favola: questa sera (ore 19) per il Brescia a Pisa è molto più che uno scontro diretto, è più di un big match: è un dentro o fuori in piena regola.

Tutto molto semplice (basta dare un’occhiata fugace alla classifica) e quindi tutto molto complicato: per continuare a dare un senso vero alla corsa per la promozione diretta, bisogna battere un colpo da tre punti. Altrimenti occorrerà sostanzialmente iniziare a mentalizzarsi per i play off e per un altro inseguimento, quello al terzo posto. I margini d’errore purtroppo sono esauriti e già da un pezzo.

Credenziali

Non che comunque sarebbe cambiato moltissimo nei presupposti della sfida alla squadra di D’Angelo anche con risultati altrui benevoli perché il Brescia (che oltretutto all’andata ha perso e che quindi ha l’obbligo di provare a raddrizzare la situazione anche da questo punto di vista, perché in un campionato tanto equilibrato non si sa mai) lo sapeva a priori che lo spirito da portare in campo all’«Arena Garibaldi» è quello di chi è ben conscio di doverle provare tutte per confezionare un’impresa con la «I» maiuscola. Tutta maiuscola anzi.

Di fronte c’è una squadra con le credenziali della sorpresa di stagione che le proprie ambizioni, una volta legittimate, non le ha tenute nascoste e le ha anzi legittimate con un mercato di gennaio di livello (Benali, Puscas e il pericolo pubblico numero uno di giornata Torregrossa, ma non mancano pure i Lucca e i Sibilli...). Una squadra che in casa, nella ribollente Arena Garibaldi (presenti anche quasi 500 bresciani), ha un ruolino di 9 vittorie, 6 pari e una sola sconfitta (a gennaio per mano del Frosinone).

Difficoltà

È anche una squadra, il Pisa, che ha la mano di regola felice negli scontri diretti (19 punti), ma viene dall’eccezione del clamoroso flop del 5-1 patito a Benevento: e l’immaginabile rabbia per l’orgoglio ferito dei D’Angelo’s, può rappresentare un nemico in più. Sono ad ogni modo mentalmente scossi i nerazzurri (e sullo sfondo c’è anche il caso plusvalenze con il processo sportivo di primo grado in programma la prossima settimana...) mentre da questa parte c’è un Brescia che dal punto di vista della testa s’è ritrovato dentro il bicchier d’acqua nel quale s’era perso e che insieme ai propri punti fermi, ha abbracciato anche una nuova vita tecnico-tattica (oggi dovremmo vedere due squadre «allo specchio») con l’avvento di Corini: per lui e per i suoi ragazzi, dopo il bell’exploit a tutto tondo contro il Vicenza, ecco servita questa sera una reale prova del nove nella quale non solo occorrerà confermarsi, ma anche migliorarsi in un confronto in cui non ci si potranno consentire - come domenica - sprechi, (le pur minime) sbavature e gestioni: biosgnerà starci dentro dall’inizio alla fine sperando che anche da un punto di vista fisico dopo i carichi di fatica delle scorse settimane, la brillantezza sia affinata.

Fuori casa, il Brescia (che con un blitz centrerebbe il famoso record storico delle 10 vittorie stagionali in trasferta), non confeziona un colpo da 49 giorni (Crotone-Brescia, 16 febbraio). Troppi. E oggi è un dentro o fuori da affrontare con coraggio e anche un pizzico d’incoscienza.

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