Calcio

Maran torna a Brescia: «Era destino, volevo riprendere da dove avevo lasciato»

Il tecnico presentato oggi a Torbole: «Può essere la situazione ideale per subentrare. Alla squadra dico: niente paura»
MARAN: "ERA DESTINO TORNARE QUI"
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A Brescia si apre ufficialmente l’era Maran. «Ho sempre coltivato il desiderio di tornare e riprendere da dove avevo lasciato», dice il tecnico presentato oggi a Torbole. «Ero alla ricerca di qualcosa che mi potesse entusiasmare, e dopo aver parlato col presidente e con il direttore ho percepito proprio questo». Maran torna dopo diciassette anni da quel discusso esonero nel 2005-2006: «Le emozioni sono diverse, ma nemmeno troppo: all’epoca ero al debutto in B, oggi varcare questi cancelli mi ha fatto rivivere certe sensazioni».

Malgrado le innegabili difficoltà del momento che vive il Brescia, il tecnico intravede grandi opportunità in quest’avventura: «Dopo una serie di sconfitte c’è voglia di svoltare, e per un allenatore come me può essere la situazione ideale per subentrare». Maran ha le idee chiare sulle richieste che intende fare al suo nuovo gruppo: «Questi ragazzi hanno subito un contraccolpo psicologico notevole negli scorsi mesi, ma non devono sentirsi degli sconfitti. Ho trovato una squadra di “soldati”, che ha valori. Non voglio assolutamente vedere paura».

Maran ha colto al volo quest’occasione «con entusiasmo e voglia», come confermato dal diesse Castagnini nella sua breve introduzione: «Qualcuno mi ha invitato a rifletterci un po’ di più - ammette il tecnico -, ma la chiamata del Brescia l’ho vissuta come una sorta di segno del destino». Il rapporto con Cellino sarà «sereno, ognuno ha la sua professionalità. Ho solo una medicina: essere me stesso. Spero che questo possa contribuire a garantire continuità nel lavoro».

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