L’attacco del Brescia non graffia più: un solo gol nelle ultime cinque

L’attacco del Brescia si è inceppato. Nelle ultime cinque gare il bacino di centravanti ha distillato un solo gol: quello (inutile) di Bianchi, che prima punta propriamente non è, contro il Cosenza. Il grosso del bottino è ripartito tra mediana e trequarti: Bjarnason ne ha messi tre, tra Sassuolo, Sampdoria e Cosenza, poi ci sono i sigilli di Fogliata e Verreth.
Il trend
È un’inversione di tendenza assoluta rispetto alle quattro gare precedenti: Juric aveva segnato una doppietta con il Frosinone, Moncini aveva trasformato il rigore con i ciociari e riaperto i giochi a Pisa, prima del definitivo raddoppio di Tramoni. E Borrelli, tra Cremonese e Mantova, aveva incastonato due gemme.
Borrelli
Il cuore del reparto, nel bene e nel male, è proprio Gennaro. Se gira a vuoto lui, è difficile che si riesca a trovare un contrappeso adeguato. Il Brescia ha puntato forte su di lui in estate, riscattandolo per oltre tre milioni dal Frosinone. C’era e continua a esserci la convinzione che abbia tutti i requisiti per diventare trascinatore e bomber da doppia cifra abbondante di questa squadra. Numericamente è in ritardo (due gol in serie B), ma paga un avvio pesantemente condizionato dagli infortuni. Non è questo il tema.
C’era l’impressione che il distico Cremonese-Mantova avesse davvero stappato la sua stagione. Una pietra tombale sul calvario di problemi che nei mesi precedenti gli avevano precluso la possibilità di mettersi al pari dei compagni a livello fisico. E invece si è involuto, come gli altri. Solo a Genova ha convinto, per prestazione. Ma anche lì è rimasto a secco. La condizione pare quasi regredita: nei movimenti è macchinoso, fatica a mettere a frutto il proprio strapotere fisico. Il problema è verosimilmente mentale: i rifornimenti non arrivano, lui soffre l’isolamento e non graffia.
Juric

Non gli ha giovato neppure la coabitazione con Juric, un altro che stenta da un po’. Nel suo caso c’è ovviamente qualche attenuante in più: la sua rapidità d’adattamento è stata di enorme aiuto per il Brescia nella fase più acuta dell’emergenza in attacco. Resta però il fatto che la B sia un campionato completamente nuovo per lui, e che il rodaggio non sia ancora del tutto ultimato.
Moncini

La presenza di Moncini gli avrebbe tolto un po’ di pressione. E invece Gabriele è rimasto quasi sempre ai box. Era rientrato a metà settembre, il tempo di infilare due gol e imboccare un’altra volta il portone d’ingresso dell’infermeria. Con il Cosenza lo si è visto per una manciata di minuti, ora la sosta deve aiutarlo a lavorare sulla forma fisica e a riempire il serbatoio. Rinunciare ancora a lungo al capocannoniere dell’ultima stagione è un lusso che non ci si può concedere.
Bianchi

Chissà che quel gol di testa non abbia sbloccato mentalmente anche Bianchi, fin qui niente più che un figurante. C’è bisogno di tutti, in un momento come questo. E Flavio può ancora essere una risorsa, a patto che ritrovi fiducia e applicazione.
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